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Bungie: il CEO si scusa per il dolore causato dalla cultura tossica dello studio

Il CEO di Bungie, dopo un report di IGN USA legato alla cultura tossica interna, si scusa per il dolore causato.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   10/12/2021

In seguito a un report di IGN USA, che parla della cultura tossica interna di Bungie, il CEO della compagnia creatrice di Destiny ha rilasciato una dichiarazione nella quale si scusa per il dolore causato.

Ecco la dichiarazione di Pete Parsons, pubblicata sul sito ufficiale di Bungie: "Per prima cosa, voglio scusarmi con chiunque abbia mai vissuto in un ambiente di lavoro non sicuro, ingiusto e non professionale in Bungie", dice Parsons. "Non sono qui per confutare o contestare le esperienze che sono state condivise oggi da persone che hanno graziato il nostro studio con il loro tempo e talento. Le nostre azioni o, in alcuni casi, inazioni, hanno causato dolore a queste persone. Mi scuso personalmente e a nome di tutti i dipendenti di Bungie: so che provano un profondo senso di empatia e tristezza leggendo questi resoconti".

"Parlando con il team di Bungie, leggendo le storie e vedendo sia i resoconti noti che quelli emersi di recente, è chiaro che abbiamo ancora del lavoro da fare", aggiunge. "Mi impegnato a portare avanti questo lavoro. Non siamo ancora lo studio che potremmo essere, ma siamo sulla buona strada". La dichiarazione di Parson spiega quali sono le azioni che Bungie ha intrapreso negli ultimi anni al fine di migliorare la propria cultura interna, compresa la creazione di iniziative di diversità, pratiche di assunzione più diversificate, regolando le date di pubblicazione dei contenuti per ridurre al minimo il crunch, e allontanando persone negative "senza tenere in conto la loro posizione, anzianità o relazioni interpersonali".

Questi piani sono in linea con le opinioni più ottimistiche di alcuni dipendenti di Bungie, che credono che lo studio stia migliorando grazie a questi e altri sforzi, molti dei quali sono stati guidati da donne e persone di colore. Diversi dipendenti hanno anche indicato i progetti di incubazione non-Destiny di Bungie come prova che "le cose possono essere costruite in modo diverso", e hanno descritto questi progetti e i loro team come modelli culturali da cui l'intero studio può imparare.

In sostanza, il CEO riconosce i problemi, promette altri miglioramenti e, nel complesso, il team ritiene che vi sia speranza per il futuro.