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Call of Duty: Activision conferma di avere nuovi giochi già in programma fino al 2027

Call of Duty è una saga annuale e come ci si può aspettare Activision ha già in programma vari capitoli, precisamente fino al 2027.

Call of Duty: Activision conferma di avere nuovi giochi già in programma fino al 2027
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   03/10/2023

Activision ha già in programma i futuri capitoli della saga di Call of Duty, almeno fino al 2027. Sebbene la conferma sia una "novità", non possiamo ritenerci sorpresi. L'informazione arriva da Rob Kostich, presidente di Activision, che in un'intervista a GamesBeat ha parlato dei primi 20 anni di Call of Duty e della direzione che la serie potrebbe prendere in futuro.

Kostich ha detto che Activision ha imparato da ogni gioco della serie, e che i titoli che si svolgono in ambientazioni contemporanee o in un futuro prossimo sono generalmente la scelta migliore. "Siamo costantemente in fase di pianificazione, di pianificazione a lungo termine", ha dichiarato. "In questo momento abbiamo in programma giochi fino al 2027 per le cose a cui stiamo lavorando".

Con tutti gli studi principali di Activision che contribuiscono a Call of Duty, Kostich ha dichiarato che circa 3.000 sviluppatori stanno attualmente lavorando alla serie.

Call of Duty, periodo storico e armi sono una scelta importante

Call of Duty Modern Warfare III, ovvero il capitolo del 2023
Call of Duty Modern Warfare III, ovvero il capitolo del 2023

Inizialmente incentrato sulla Seconda Guerra Mondiale, Call of Duty è decollato con il lancio della sotto-serie Modern Warfare. La saga Black Ops è invece incentrata sull'era della Guerra Fredda e su ambientazioni del futuro prossimo, mentre Infinite Warfare era ambientato nel futuro remoto.

"I franchise di Modern Warfare e Black Ops sono molto popolari. Abbiamo sicuramente avuto altri giochi che hanno ottenuto ottimi risultati, come il gioco originale della Seconda Guerra Mondiale di Sledgehammer nel 2017 che ha fatto molto, molto bene."

"È un equilibrio, e credo che la cosa più importante sia che sentiamo il bisogno di fornire buone esperienze differenziate, buone cose che permettano alle persone di giocare e sentire che stanno sperimentando nuovi tipi di divertimento".

Kostich ha detto che le armi disponibili in un determinato periodo di tempo giocano un ruolo fondamentale nel determinare se si tratta di un'ambientazione adeguata per la saga. "Penso che in definitiva per noi le armi siano una parte importantissima di Call of Duty. Si pensa anche a ciò che narrativamente ci permette di fare, qualunque sia il periodo storico in cui ci si trova."

"La sfida è che quando si va nella Seconda Guerra Mondiale o anche prima, c'è meno flessibilità se si cerca di mantenere un tono in qualche modo realistico, che è importante per Call of Duty. Tra l'altro, i nostri fan definiscono fortemente ciò che Call of Duty è e non è".

"Una volta entrati nell'era moderna, si ha molta più flessibilità. Se ci si addentra un po' nel futuro, c'è ancora più flessibilità in ciò che si può fare con le armi. L'area Black Ops è molto interessante perché le Operazioni Segrete sono tutte cose che nessuno conosce. C'è un sacco di creatività applicata in Black Ops, che è sempre molto divertente da gestire anche per gli sviluppatori".

Guardando al prossimo capitolo, ecco un trailer che svela il multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare 3.