Telegram ha rilasciato una dichiarazione in cui nega qualsiasi coinvolgimento in attività criminali e afferma che la piattaforma non è responsabile per gli abusi commessi dagli utenti. In un comunicato ufficiale pubblicato sul suo canale Telegram, la compagnia ha dichiarato che è "assurdo affermare che una piattaforma o il suo proprietario siano responsabili per l'abuso di quella piattaforma".
Telegram ha sottolineato che la sua politica di moderazione è piuttosto permissiva, consentendo agli utenti di comunicare liberamente senza censure. Tuttavia, l'azienda ha anche precisato che non è responsabile per eventuali attività illegali svolte sulla piattaforma.
Il comunicato è arrivato in seguito all'arresto di Pavel Durov, il fondatore e CEO di Telegram, da parte delle autorità francesi - qui le motivazioni dietro la decisione. Una notizia che ha suscitato grande attenzione e preoccupazione nel mondo tecnologico.
Telegram è diventato una fonte importante di informazioni durante la guerra tra Ucraina e Russia. La Russia, in particolare, sembra essere particolarmente interessata a quanto accade a Durov, che è nato in Russia e detiene la cittadinanza sia francese sia degli Emirati Arabi Uniti, dove Telegram ha la sua sede.
In una recente intervista, Durov aveva dichiarato che l'obiettivo di Telegram è essere una piattaforma "neutrale" e resistere alle richieste dei governi di moderazione. Ha inoltre affermato di evitare di viaggiare in paesi "grandi e geopolitici" dove c'è "troppa attenzione" sull'azienda.
L'arresto del CEO di Telegram rappresenta un evento significativo nel mondo tecnologico. Mentre Telegram nega qualsiasi coinvolgimento in attività criminali, le autorità francesi stanno indagando sulla questione. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e capire quali saranno le conseguenze per Telegram e per il suo futuro.
Voi che cosa ne pensate? Vi siete già fatti un'idea della situazione oppure aspettate che arrivino maggiori dettagli dalla Francia? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.