Per Andrew Wilson, il CEO di Electronic Arts, Dragon Age: The Veilguard è stato un gioco "realizzato e pubblicato con un'esecuzione impeccabile", ma che non ha riscosso il successo commerciale sperato in quanto il pubblico oggi cerca sempre di più "mondi condivisi e un coinvolgimento più profondo", una descrizione che sembra calzare a pennello con i live service. Del resto rappresentano il grosso del fatturato della compagnia (il 74% nell'ultimo trimestre fiscale) e lo stesso The Veilguard era nato come un GaaS incentrato sul multiplayer.
"Il terzo trimestre non abbiamo ottenuto il risultato finanziario che volevamo o che ci aspettavamo", ha dichiarato Wilson. "Sappiamo che, in qualità di leader dell'intrattenimento globale, i grandi titoli, anche se costruiti e pubblicati con un'esecuzione impeccabile, a volte non soddisfano le nostre aspettative finanziarie."
"Per andare oltre il pubblico di riferimento, i giochi devono rispondere direttamente alle esigenze in evoluzione dei giocatori, che cercano sempre più caratteristiche di mondi condivisi e un coinvolgimento più profondo accanto a narrazioni di alta qualità in questa amata categoria. Dragon Age ha avuto un lancio di alta qualità ed è stato ben valutato dalla critica e da coloro che hanno giocato; tuttavia, non ha risuonato con un pubblico sufficientemente ampio in questo mercato altamente competitivo".
Tante lodi, ma anche tantissime critiche
Va detto che nell'ultimo decennio effettivamente il mercato ha premiato la formula dei giochi live service, con quelli che ottengono successo tra il pubblico in grado di generare incassi da capogiro, ben lontani dalle cifre dei giochi AAA tradizionali. D'altro canto il panorama odierno è quello di un'industria praticamente satura di questo genere di produzioni e di conseguenza pochi nuovi giochi riescono a interessare il pubblico.
A ogni modo, non necessariamente un gioco non-live service non può ottenere successo. Ad esempio, rimanendo nell'ambito dei GDR, si stima che Baldur's Gate 3 abbia venduto oltre 15 milioni di copie. Nel caso di Dragon Age: The Veilguard, inoltre, c'è da considerare che al netto dei numerosi pareri positivi citati da Wilson, ce ne sono stati molti altri negativi, segno che l'ultima fatica di BioWare ha diviso pubblico e fan.