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ChatGPT con memoria semi-permanente anche in Italia: ecco come attivarla e come cambia le conversazioni con l'IA

OpenAI introduce in Italia la "reference chat history" per ChatGPT Plus e Pro, una memoria semi-permanente che apprende dalle interazioni passate per offrire risposte più personalizzate e pertinenti.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   09/05/2025
OpenAI

Finalmente anche gli utenti italiani ed europei abbonati ai piani Plus o Pro di OpenAI possono sfruttare la memoria semi-permanente di Chat-GPT. Questa funzionalità va oltre la semplice memorizzazione di specifiche istruzioni fornite dall'utente, consentendo al modello di intelligenza artificiale di costruire un profilo dinamico basato sull'insieme delle conversazioni pregresse.

La notizia, diffusa tramite un post su X accompagnato da un video esplicativo, segna un passo avanti nella personalizzazione dell'esperienza utente, promettendo dialoghi più fluidi e contestualmente rilevanti.

Che cos'è la memoria semi-permanente e come si attiva

Grazie alla "reference chat history", ora disponibile in Italia dopo una fase iniziale di implementazione a livello internazionale, ChatGPT è in grado di apprendere implicitamente dalle preferenze e dalle richieste espresse in passato. Se, ad esempio, un utente ha precedentemente cercato suggerimenti su ristoranti di cucina giapponese o ha manifestato una predilezione per un tono di scrittura formale, il sistema potrà tenere conto di queste informazioni anche in scambi successivi, senza che sia necessario ribadirle esplicitamente. Questa capacità di memorizzazione contestuale si affianca alla memoria esplicita, già attiva in Europa, che permette agli utenti di indicare direttamente a ChatGPT dati specifici da ricordare, come la propria residenza o abitudini alimentari.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

È importante sottolineare che le due tipologie di memoria operano in modo distinto ma complementare. Mentre la memoria esplicita si basa su input diretti e intenzionali da parte dell'utente, la memoria contestuale è un processo dinamico che si affina in base alla frequenza e alla rilevanza degli argomenti trattati nelle conversazioni. Tuttavia, è fondamentale comprendere che la memoria di ChatGPT non costituisce una registrazione integrale e permanente di ogni scambio. Il sistema seleziona autonomamente gli elementi che considera utili per ottimizzare l'interazione futura, tendendo a "dimenticare" le informazioni meno pertinenti o utilizzate raramente.

Le prime testimonianze degli utenti suggeriscono che la memoria risulta più precisa per le interazioni avvenute negli ultimi due-quattro mesi, pur potendo conservare tracce meno definite anche relative a periodi più estesi. Per coloro che desiderano esercitare un controllo più diretto sulla propria memoria virtuale, poi, OpenAI ha predisposto un'apposita sezione all'interno del menu delle Impostazioni, accessibile alla voce "Personalizzazione". Qui è possibile consultare la documentazione ufficiale relativa alla funzionalità, attivare o disattivare la memoria contestuale a proprio piacimento, oppure scegliere di rimuovere specifiche conversazioni dal "ricordo" di ChatGPT. È inoltre previsto che, in caso di disattivazione completa della memoria, i dati precedentemente raccolti vengano eliminati entro un periodo di 30 giorni.

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Sotto il profilo della tutela della privacy, OpenAI ha fornito rassicurazioni riguardo alla gestione di informazioni sensibili. Dati come quelli relativi alla salute non vengono conservati dal sistema a meno che l'utente non ne faccia esplicita richiesta. Inoltre, viene offerto un controllo granulare sull'utilizzo della memoria: è possibile disattivare unicamente la cronologia delle chat, mantenendo attiva la memoria strutturata, o viceversa. Per chi preferisce un'interazione completamente priva di qualsiasi forma di tracciamento o personalizzazione, resta disponibile l'opzione "Chat temporanea", garantendo una sessione isolata e senza memorizzazione di dati.

E voi che cosa ne pensate di questa novità? Utilizzerete il nuovo tipo di memoria? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.