La Cina ha varato una nuova regolamentazione che va sostanzialmente contro le microtransazioni, limitandole moltissimo tra i più giovani. Le nuove norme arrivano dopo il limite di numero di ore che i più giovani possono passare con i giochi online. Evidentemente il governo cinese ha individuato un problema nel moderno business dei videogiochi e ha deciso di colpirlo nel modo più duro possibile.
Vediamo le nuove regole:
- I bambini sotto gli 8 anni non possono compiere acquisti digitali.
- I giovani e giovanissimi tra gli 8 e i 16 anni non possono spendere più di 50 CNY per transazione, per un massimo di 200 CNY al mese.
- I ragazzi tra i 16 e i 19 anni non possono spendere più di 100 CNY per transazione, per un massimo di 400 CNY al mese.
Per dire, al cambio attuale 400 CNY corrispondono circa a 53€. Oltre ai limiti alla monetizzazione, il governo cinese ha aperto anche una linea per denunciare i trasgressori. Naturalmente non i bambini, ma le compagnie che violino le regole e che consentano di forzare il sistema per i loro interessi.
Come faranno ora tutte quelle compagnie cinesi che vivono predando i loro clienti con sistemi monetari assimilabili al gioco d'azzardo?