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Il cofondatore di Rockstar Games spiega perché Bully 2 non è stato realizzato

Bully è molto amato e sono in molti i giocatori che desidererebbero vedere l'arrivo di Bully 2, ma pare proprio che non saranno accontentati e se il motivo è ora stato indicato dal cofondatore di Rockstar Games.

NOTIZIA di Marie Armondi   —   28/09/2025
Il protagonista di Bully
Bully: Scholarship Edition
Bully: Scholarship Edition
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Bully 2 è uno dei tanti giochi di Rockstar Games che non ce l'hanno fatta e che sono rimasti nel cuore dei giocatori. Il primo capitolo è stato amato e in tanti, per tanti anni, hanno desiderato che il team di sviluppo mettesse in pausa per un attimo GTA e Red Dead Redemption per lavorare a Bully 2.

Ora, il co-fondatore di Rockstar Games Dan Houser ha svelato perché il gioco non è mai stato realizzato.

Le parole del cofondatore di Rockstar Games su Bully 2

Dan Houser non è più parte di Rockstar Games e, parlando con IGN USA, ha potuto spiegare che il motivo dietro il mancato sviluppo di Bully è il più scontato e tristemente banale del mondo: non c'era abbastanza tempo e abbastanza soldi per lavorare a tale gioco.

"Credo che fosse un problema di 'larghezza di banda'." Spiega Houser. "Se hai un piccolo team di creativi e un piccolo team di capi non puoi lavorare a tutti i progetti che vuoi". Negli anni, quindi, Rockstar Games ha preferito focalizzarsi su altro, il che ha portato a enormi successi come GTA 5 e Red Dead Redemption 2 che hanno richiesto molto tempo e molte risorse. Con anche le componenti online nel mezzo da supportare, è chiaro che il team non ha modo di lavorare su anche un altro progetto, soprattutto su una IP come Bully che è amata ma non così famosa ed espansa da essere un successo assicurato.

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Ricordiamo infine che Bully è stato classificato per PC, PlayStation e Xbox a Taiwan.