Sony ha pubblicato un nuovo video in cui il lead architect delle sue recenti console, Mark Cerny discute con il vice-presidente e General Manager di AMD, Jack Huynh, del futuro di PlayStation attraverso la collaborazione tra AMD e Sony, da Project Amethyst a PS6.
Project Amethyst è il nome dato alla collaborazione tra Sony e AMD per lo sviluppo di nuove tecnologie incentrate su IA e machine learning per evolvere la grafica e gli elementi di gameplay dei videogiochi, a quanto pare concentrandosi su tre novità in particolare, che verosimilmente saranno un po' i pilastri di PS6, o quello che sarà il futuro di PlayStation.
Si tratta di discorsi che vanno molto sul tecnico e non viene mai menzionata PS6, ma è chiaro che si tratta di elementi tecnologici specifici che dovrebbero caratterizzare la prossima generazione di PlayStation, attraverso questa collaborazione con AMD.
Tre elementi fondamentali
Come riferito da Cerny e Huynh, Project Amethyst si concentra in particolare sugli elementi di machine learning, che verosimilmente rappresenteranno caratteristiche fondamentali nel futuro delle console, parlando di upscale della risoluzione, gestione del sistema di illuminazione e della fisica.
Riuscire a raggiungere i risultati voluti non richiede solo forza bruta sul fronte hardware, ma una combinazione di questa - rappresentata dalle possibilità di rasterizzazione tradizionali - con l'accelerazione fornita dal machine learning attraverso le unità neurali.
Viene menzionato ovviamente l'FSR di AMD e il sistema PSSR di Sony, che sono derivati proprio dalla collaborazione tra Sony e AMD (almeno per quanto riguarda il secondo).
I tre elementi che emergono come fondamentali dal video sono i seguenti:
- Neural Arrays
- Radiance Core
- Universal Compression
L'impressione è che sentiremo parlare spesso di queste tre cose nell'avvicinamento a PS6 e alla prossima generazione di console, andando forse a sostituire "SSD", "Audio 3D" e simili.
I Neural Arrays sono un sistema che consente alle unità grafiche di condividere dati e processare le cose insieme con maggiore coordinazione rispetto a prima, incrementando l'efficienza del sistema, come una sorta di "engine IA singolo e concentrato". Si tratta insomma di un nuovo livello di uso del machine learning altamente scalabile.
I Radiance Core sono nuovi elementi hardware che si occupano della gestione del ray tracing e del path tracing, che sta progredendo ma attualmente si trova legata a processi ancora molto dispendiosi come il calcolo del ray traversal, ovvero la direzione e il comportamento dei raggi del sistema di illuminazione sulla scena e le loro intersezioni, che richiedono un carico di lavoro notevole sugli shader engine attuali.
Con i Radiance Core, tutto il lavoro incentrato sul "ray traversal", ovvero il calcolo della direzione, le intersezioni e il comportamento della luce viene eseguito specificamente da questi elementi hardware dedicati che gestiscono i calcoli in tempo reale.
Universal Compression è poi un sistema di compressione dei dati che riduce sensibilmente la quantità di banda necessaria per processare gli elementi, di fatto aiutando a evitare il collo di bottiglia rappresentato dalla limitata quantità di memoria video utilizzabile dalle GPU.
Tutti e tre gli elementi collaborano per incrementare le capacità dell'hardware e diminuire il dispendio di energia e di sovraccarico di lavoro per CPU e GPU.