Death Stranding 2: On the Beach deve essere un bel gioco per poter vendere e mantenere Kojima Productions una compagnia di successo, ma secondo il director e fondatore Hideo Kojima il secondo capitolo delle avventure postapocalittiche di Sam Porter Bridges non deve essere troppo bello altrimenti rischia di essere troppo "mainstream", ovvero adatto un po' a tutti i palati.
Purtroppo per Kojima, i primi test di gioco avevano dato reazioni troppo positive per i suoi gusti e ha quindi deciso di cambiare il gioco a metà dello sviluppo per evitare che piacesse così tanto.
Le parole del collaboratore di Kojima sui cambiamenti
L'informazione arriva da una intervista di Rolling Stone a Yoann "Woodkid" Lemoine che ha lavorato a stretto contatto con Kojima sulla colonna sonora di Death Stranding 2: On the Beach.
Lemoine svela che Kojima gli ha confessato che i tester stavano apprezzando Death Stranding 2 "troppo" e questo "significa che qualcosa non va bene" e che "dovevano cambiare qualcosa".
Secondo la testimonianza di Lemoine, Kojima avrebbe detto: "Sarò veramente onesto, stiamo facendo dei test con i giocatori e i risultati sono troppo buoni. Lo apprezzano troppo. Questo significa che qualcosa non va bene; dobbiamo cambiare qualcosa".
Kojima avrebbe quindi cambiato alcune cose cruciali che accadono nel videogioco perché pensa che il suo lavoro deve causare opinioni contrastanti e deve scatenare forti emozioni. Secondo Kojima se tutti apprezzano il tuo lavoro questo significa che è troppo mainstream, ovvero è troppo convenzionale.
Kojima non vuole creare opere di questo tipo, secondo Lemoine, poiché vuole che "le persone si ritrovino ad apprezzare cose che non amavano al primo impatto".
Vi lasciamo infine a un video che riassume la storia finora di Death Stranding.