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Death Stranding e gli altri titoli in corsa per il GOTY 2019

Death Stranding è il gioco che ha ricevuto il maggior numero di perfect score quest'anno, ma quali sono gli altri possibili candidati per il riconoscimento più ambito?

NOTIZIA di Davide Spotti   —   05/11/2019

Si è già detto molto di Death Stranding, eppure finora è stata scalfita solo la superficie di un vero e proprio iceberg. Le recensioni le potete trovare online già da qualche giorno, ma c'è ancora tanto spazio per discutere e confrontarsi su quello che di fatto può considerarsi uno dei titoli più chiacchierati e controversi degli ultimi anni. Finalmente questo venerdì anche il pubblico potrà mettere le mani sulla nuova creazione di Hideo Kojima, interiorizzandone i risvolti narrativi e approfondendo le peculiarità di un gameplay che per la sua stessa natura è destinato a dividere gli appassionati, ad alimentare a non finire il dibattito sulle tematiche trattate nel gioco e sull'approccio imbastito dal suo autore.

Spunti interessanti di dialogo sono emersi grazie al nuovo documentario pubblicato da BBC Radio 1 Newsbeat, nello specifico in riferimento alle influenze esercitate da alcune dinamiche geopolitiche attuali. Kojima ha fatto riferimento a quanto è accaduto negli Stati Uniti con l'elezione alla presidenza di Donald Trump e nel Regno Unito in virtù del dibattito - ancora in corso - su tempistiche e modalità di esecuzione della Brexit. Sarebbero appunto questi i principali "motori" dai quali il designer è partito per plasmare il suo racconto focalizzato sul tema della connessione, unitamente ai risvolti sociologici derivanti dalla sempre maggiore propensione all'individualismo. A margine di tutto questo abbiamo avuto modo di leggere ulteriori interviste nelle quali l'autore sconsiglia la fruizione del gioco senza una connessione e spiega perché adora la realizzazione di produzioni complesse.

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Nel frattempo su Twitter sono arrivati i complimenti del game director di God of War, Cory Barlog, secondo il quale Death Stranding è destinato ad avere un impatto dirompente sull'industria dei videogiochi, incoraggiando i creatori ad assumersi più rischi per tenere fede alla propria personale visione di un progetto. Sappiamo infine che al day one Sony Interactive Entertainment trasmetterà un live streaming dedicato all'uscita del gioco, presentato dal giornalista (e grande amico di Kojima) Geoff Keighley.

Checché se ne dica, Death Stranding sta letteralmente polarizzando l'attenzione del popolo della rete, sia in positivo che in negativo. E per quanto si stia parlando di un'esperienza di gioco destinata ad essere divisiva come poche altre nella storia del medium, è logico aspettarsi che venga annoverato tra i titoli che tra qualche settimana si contenderanno la palma di Gioco dell'Anno. Dopotutto, nonostante alcune voci fuori dal coro emerse tra i giudizi della stampa specializzata, stiamo pur sempre parlando del titolo che ha ricevuto la maggior quantità di perfect score tra quelli che hanno visto la luce durante il 2019.

Resident Evil 2 26

Analizzando i possibili candidati al GOTY non si può fare a meno di tenere in conto il riuscitissimo remake di Resident Evil 2 e lo scoppiettante ritorno di Dante e Nero in Devil May Cry 5, con i quali Capcom ha ulteriormente rafforzato le proprie credenziale dimostrando di essere davvero in uno stato di forma smagliante. Se invece vogliamo rimanere in tema di giochi non adatti a tutti, nel club delle eccellenze degli ultimi dodici mesi troviamo senz'altro Sekiro: Shadow Die Twice di From Software, che ha avuto il pregio di attingere per certi versi dalla formula dei Souls pur offrendo un'esperienza di gioco di stampo spiccatamente più action.

Chi vi scrive vede di buon grado anche la candidatura di Control, a ben vedere uno dei migliori lavori (se non proprio il migliore) partorito da Remedy Entertainment in oltre vent'anni di presenza nell'industria. L'ultimo che vale la pena citare corrisponde invece alla vera sorpresa degli ultimi mesi. Ci riferiamo a Disco Elysium, opera decisamente di nicchia - complice la mancanza della localizzazione in italiano - ma autentica chicca per qualità della scrittura, complessità narrativa e direzione artistica.

Voi cosa ne pensate? In attesa di poter giudicare in prima persona Death Stranding, quali sono gli altri vostri personali giochi dell'anno? Parliamone.