DeepSeek R1, il modello di intelligenza artificiale sviluppato dalla startup cinese DeepSeek, ha ottenuto punteggi superiori a quelli di OpenAI o1 in diversi test di efficienza. Questo risultato è stato raggiunto nonostante le limitazioni imposte dagli Stati Uniti sui microprocessori avanzati, rendendo il successo di DeepSeek ancora più sorprendente. Il software si distingue per quattro vantaggi principali: sviluppo a basso costo, accesso gratuito per gli utenti, un approccio open-source e la possibilità di personalizzazione sui dispositivi locali. Tuttavia, un grande svantaggio accompagna questi progressi tecnologici: il modello evita sistematicamente argomenti politicamente sensibili in Cina.
Un successo nato dalla necessità
La capacità di DeepSeek di competere con modelli occidentali, nonostante le restrizioni tecnologiche, dimostra la spinta all'innovazione della Cina. Gli ingegneri di DeepSeek hanno saputo massimizzare l'efficienza dei chip limitati utilizzati nello sviluppo del modello. Inoltre, l'azienda ha beneficiato di un'ampia scorta di microprocessori accumulati prima delle restrizioni. La Cina è ora il secondo produttore globale di modelli linguistici avanzati, rappresentando il 36% del totale mondiale, un dato che riflette l'importanza strategica dell'intelligenza artificiale per il Paese.
Fondata a Hangzhou nel 2023 da Liang Wenfeng, un ex studente della Zhejiang University, DeepSeek è nata sotto l'egida di High-Flyer, un hedge fund creato dallo stesso Liang nel 2015. L'obiettivo dichiarato di Liang è lo sviluppo di un'intelligenza artificiale generale (AGI) capace di eguagliare o superare le capacità umane in una vasta gamma di compiti. Il lancio di R1 ha attirato l'attenzione del governo cinese, portando Liang a essere ospite del premier Li Qiang durante la presentazione ufficiale del modello.
I limiti della censura
Nonostante il progresso tecnologico, DeepSeek R1 è profondamente influenzato dalla censura cinese. Quando interrogato su argomenti scomodi, il modello si rifiuta di rispondere, affermando che tali temi "vanno oltre il suo scopo attuale." La censura si estende anche a figure come Winnie the Pooh, associato ironicamente al presidente Xi Jinping, e l'artista dissidente Ai Weiwei. Questo comportamento solleva preoccupazioni sul potenziale utilizzo di DeepSeek come strumento di propaganda e controllo dell'informazione, specialmente in contesti dove la libertà di espressione è già limitata.
Il successo di DeepSeek, nonostante la censura, potrebbe incoraggiare altri governi e aziende ad adottare modelli simili, normalizzando pratiche che limitano la libertà di espressione. La capacità di combinare efficienza tecnologica e controllo narrativo rappresenta un rischio significativo, specialmente se queste pratiche si diffondono in contesti democratici.