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Dei traduttori si sono lamentati per non essere stati accreditati nei progetti di Nintendo cui hanno lavorato

Alcuni traduttori si sono lamentati per non essere stati accreditati nei giochi di Nintendo ai quali hanno lavorato, non potendoli mettere sul curriculum.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/07/2024
La principezza Zelda

Alcuni traduttori assunti per lavorare su dei progetti di Nintendo, da aziende esterne alla casa di Mario, si sono lamentati per non essere stati accreditati nei progetti di più alto profilo della compagnia, tra i quali The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Animal Crossing: New Horizons e Super Mario RPG.

Stando ad alcune fonti che ne hanno parlato con Game Developer, volute rimanere anonime per evitare contraccolpi lavorativi, si tratta di persone impiegate da agenzie di traduzione esterne, che non solo non sono comparse nei crediti, ma sono state anche costrette a firmare degli accordi di riservatezza (NDA) che impediscono loro di parlare del lavoro fatto per dieci anni.

Il ruolo di Nintendo

"In un certo senso ho accettato [di non essere accreditato] come 'parte del lavoro', ma questo non significa che sia giusto o corretto", ha dichiarato a Game Developer un traduttore che ha lavorato tramite i fornitori di servizi Localsoft e Keywords. "Il fatto che queste aziende non siano in grado di fornire una spiegazione ragionevole per l'omissione dei traduttori esterni (e persino degli sviluppatori) dai loro crediti ne è la prova."

"Professionalmente, è difficile dire quanto questo mi abbia influenzato. È del tutto possibile che più agenzie di traduzione mi avrebbero contattato se il mio nome fosse stato presente in tutti questi grandi successi di Nintendo, ma chi può dirlo?"

Un'altra fonte si è scagliata direttamente contro le politiche di accreditamento di Nintendo. "È politica di Nintendo non elencare i nomi dei traduttori di agenzie esterne nei crediti dei loro giochi, il che ci vieta anche di elencare quei titoli nei nostri curriculum", ha spiegato.

"Per giochi come Animal Crossing o Breath of the Wild, è difficile accorgersi che 15 o 20 traduttori non siano nei crediti, dato che ci sono i nomi di tutti i traduttori interni", ha aggiunto una delle fonti. "Ecco perché la politica di Nintendo di non accreditare i traduttori esterni potrebbe essere passata inosservata per così tanto tempo. Ma quasi ogni titolo importante che Nintendo pubblica e che utilizza traduttori esterni non li accredita."

Su Tears of the Kingdom, Localsoft ha ricevuto un "Ringraziamento speciale" nei crediti, ma senza che fossero fatti i nomi dei traduttori. Per un altro traduttore si tratta di una situazione tipica di quando si lavora con le agenzie di traduzione. In realtà è difficile capire di chi sia la colpa in questi casi. Indagando sul tema, Game Developer ha scoperto che spesso dipende sia dalle agenzie, sia dalle compagnie che le assoldano, perché si passano la palla all'infinito: "Ai clienti non importa, e le agenzie traggono vantaggio dal tenere nell'ombra i loro traduttori. Quando si tratta di denaro, tariffe, contratti e qualsiasi cosa ad esso collegata, tutto diventa segreto." Tutto ha quindi un solo obiettivo: massimizzare i profitti.

Perché non si parla dell'argomento pubblicamente? Per non finire in una lista nera, ossia per non essere esclusi dai lavori successivi: "A nessuno importa cosa pensiamo perché non c'è davvero nulla che possiamo fare." Insomma, i traduttori sono quelli che lavorano di più, senza avere nemmeno la possibilità di vedersi riconosciuto il lavoro fatto.