Alcuni giocatori hanno accusato Blizzard di aver utilizzato delle domande create ad hoc per mettere in buona luce Diablo 4 usando degli account falsi in un recente Q&A con il game director Joseph Piepiora e l'Art Director John Mueller. Come vedremo successivamente, la colpa sembrerebbe in realtà del Future Games Show che ha organizzato e pubblicato il botta e risposta su YouTube.
Ma andiamo per gradi. Nel Q&A in questione, che potrete visualizzare per intero a questo indirizzo, Piepiora e Mueller hanno risposto a una serie di quesiti posti dagli utenti su Twitter e Reddit, che tuttavia alcuni giocatori hanno trovato piuttosto strani, portandoli a indagare sulla faccenda.
In particolare i dubbi sono sorti per alcune domande poste in maniera fin troppo positiva ed entusiastica nei confronti del gioco da parte di account chiaramente falsi o in alcuni casi inesistenti.
Ad esempio, "Le cutscene in Diablo 4 sono stupende, quanto è stato importante inserirne di così alta qualità all'interno del gioco?" chiede Emma Pidgeon, utente Twitter che ha all'attivo 1 solo tweet pubblicato 13 anni fa. "Grazie per aver messo la co-op locale nel gioco! Immagino che questo renda lo sviluppo significativamente più difficile, perché è stato così importante includerla in Diablo 4?", chiede SeZdc2, un account creato il giorno stesso della pubblicazione del Q&A dopo che qualcuno ha notato su Twitch che non esisteva.
Gli esempi non finiscono qui e includono anche domande poste dagli utenti di Reddit, di cui tuttavia non è vi alcuna traccia in nessun thread, come dimostrato nel video sottostante pubblicato dallo youtuber e streamer Quin69.
Insomma, l'idea è che le domande in questione siano state tutte fabbricate. Ma, se così fosse, da chi? Chiaramente in molti hanno subito puntato il dito contro Blizzard, ma è non da escludere che il colpevole sia in realtà il Future Games Show.
Come fa notare Kotaku, prima della messa in onda del video, l'account Twitter ufficiale del FSG aveva chiesto ai giocatori di postare le loro domande in vista del Q&A con Piepiora e Mueller, senza ottenere una singola risposta. Una possibile ipotesi dunque è che dunque gli organizzatori si siano trovati costretti a creare delle finte domande per evitare una figuraccia, ottenendo l'effetto contrario.
Questa teoria viene rafforzata da un commento sulla questione inviato da un portavoce di Blizzard a Kotaku, che afferma che la compagnia "non è stata coinvolta nel processo di raccolta delle domande" e a cui si è aggiunto successivamente un post di un community manager che spiega "queste domande arrivano dal Future Games Show e noi abbiamo semplicemente risposto". Al contrario, l'organizzazione del Future Games Show per il momento non ha ancora rilasciato un commento ufficiale in merito.
Si tratta insomma di un caso spinoso e che potrebbe mettere in cattiva luce l'organizzazione, anche in vista del Future Game Show Summer Showcase 2023 in programma il 10 giugno.