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E3 2020, se lo cancellassero a causa del coronavirus sarebbe un’ottima occasione per dimostrarne l’inutilità

Se l'emergenza coronavirus portasse alla cancellazione dell'E3 2020, sarebbe un'ottima occasione per dimostrarne l'inutilità e andare oltre.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/03/2020

L'allarme sanitario globale causato dalla diffusione del coronavirus sta influendo in qualche modo anche sul mondo dei videogiochi. Di fronte alla cancellazione, o meglio al rinvio, di un evento centrale per il mondo dello sviluppo come la GDC 2020, in tanti si sono chiesti se l'E3 2020 avrebbe fatto la stessa fine. L'ESA, l'ente organizzativo dell'evento, per ora ha risposto che sta monitorando la situazione e che per ora l'E3 rimane confermato, ma il rischio cancellazione è sempre più concreto, anche perché se a giugno l'epidemia sarà ancora in atto si rischiano moltissime defezioni, come avvenuto per la manifestazione di San Francisco.

Jason Schreier di Kotaku ne ha approfittato per far notare su Twitter come la cancellazione dell'E3 potrebbe diventare un'ottima occasione per capire quanto sia diventata inutile la fiera: "Se l'E3 2020 fosse cancellato e gli editori di videogiochi scegliessero di ripiegare su degli eventi digitali, mi aspetto che molti di loro capiscano quando poco abbiano da perdere a non esserci (e quanti soldi risparmieranno), finendo per seguire Sony così da eliminare per sempre l'E3."

Parliamone

Quando si parla di cancellazione dell'E3 molti mettono mano al moschetto pronti a sparare a vista su chi ha osato anche solo paventare la fine dell'inutile baraccone losangelino. In tanti non considerano che, eliminata la fiera, ciò che gli interessa rimarrebbe comunque vivo e vegeto. Come detto da Schreier, i publisher potrebbero semplicemente trasformare le loro conferenze in eventi digitali. Di fatto in molti non si accorgerebbero nemmeno della fine dell'E3. In compenso i milioni di euro che ogni anno vengono spesi per affittarne gli spazi e per organizzare stand ed eventi collaterali potrebbero essere impiegati per altro.

Del resto abbiamo esempi molto specifici di quanto in molti non sappiano cosa sia effettivamente l'E3 e come funzioni. Ad esempio Electronic Arts sono anni che è fuori dalla fiera, ma organizza il suo evento EA Play in concomitanza con la stessa. Quanti sono quelli che continuano a considerarlo un evento legato all'E3? Tanti, inutile anche specificarlo. Lo stesso si dica per Devolver Digital, così come per Nintendo, che ha il suo stand, ma poi il Direct con tutti gli annunci lo registra prima. Ecco: se lo stesso Direct fosse pubblicato senza una fiera dietro, sarebbe diverso nei contenuti? Se facessero così anche Bethesda, Ubisoft, Microsoft e tutti gli altri, cosa cambierebbe per il pubblico da casa? Tanto prima o poi i nuovi prodotti vanno annunciati, quindi cercherebbero tutti il modo migliore per farlo.

Chiedetevi quindi: se a giugno i publisher tenessero i loro eventi in forma digitale tutti nello stesso periodo, a chi mancherebbe davvero l'E3 nel caso in cui fosse cancellato o rinviato a causa del coronavirus?

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