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E3 2021: le fughe di notizie ridurranno le già scarse prospettive di avere sorprese durante l’evento?

Le fughe di notizie rischiano di ridurre il numero di sorprese annunciate durante l'E3 2021, uccidendo il già scarso interesse per l'evento virtuale.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/05/2021

Quest'anno l'E3 2021 rischia di essere rovinato (tutto o in parte) dalle fughe di notizie. La manifestazione in sé ha già poco senso di suo, visto che possiamo considerarla una specie di raccoglitore per eventi che otterrebbe i loro effetti anche al di fuori della sua cornice, ma se togliamo anche il poco che rimane di interessante, ossia gli annunci dei nuovi giochi, rimane davvero solo un cadavere.

In realtà l'edizione di quest'anno potrebbe essere più pregna del solito: con le console di ultima generazione ormai già da qualche mese sul mercato, è finalmente il momento di vedere qualche gioco ottimizzato decentemente per le nuove tecnologie. E poi diciamolo: gli E3 del primo e del secondo anno delle varie generazioni sono sempre abbastanza interessanti, perché gli editori sono obbligati a mostrare delle line up svecchiate, che allontanino idealmente dalla generazione precedente. Ci vogliamo davvero rovinare il divertimento?

Parrebbe di sì. Il fatto che l'E3 2021 non abbia una sede fisica, ma solo virtuale, ha reso più difficile mantenere il necessario riserbo sul materiale che sarà mostrato online, che per esigenze tecniche viene fatto passare tra molte mani... a volte troppe per evitare problemi.

È di oggi la notizia dell'imminente pubblicazione dell'intera presentazione di un publisher, probabilmente Square Enix, immessa online da non si sa bene chi. Se così fosse è naturale che l'evento del publisher giapponese sarebbe rovinato.

Quando arriverà il materiale, potremo fare appelli e fingere che online non ci sia nulla, ma sappiamo tutti che moltissimi videogiocatori e tutta la stampa si fionderanno a scaricarlo non appena sarà disponibile. Perché, in fondo, quello che molti vogliono conoscere sono i giochi e del lavoro di publisher e sviluppatori non gli interessa nulla.

Noi videogiocatori siamo rapaci come tutte le altre categorie umane: di fronte al cadavere non mostriamo alcuna esitazione e iniziamo subito a strappare la carne. Del resto percepiamo spesso chi si trova dall'altra parte della barricata come un nemico interessato solo a mungerci (ed è così, è sempre così), quindi perché non rispondere quando ce ne viene data la possibilità? Perché non vivere questa piccola vendetta di sapere in anticipo quello che teoricamente non dovremmo sapere? Perché non esercitare un potere, seppur minimo e insignificante, quando ne abbiamo la possibilità? Forse non sarà giusto, ma è così miseramente umano.