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Electronic Arts: il CEO pensa che l'intrattenimento è un bisogno umano fondamentale

Il CEO di Electronic Arts afferma che l'intrattenimento è un bisogno umano fondamentale e questo rende i videogiochi più resistenti alle recessioni economiche.

Electronic Arts: il CEO pensa che l'intrattenimento è un bisogno umano fondamentale
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   02/11/2023

L'amministratore delegato di Electronic Arts - Andrew Wilson - ha parlato durante un recente briefing sui guadagni di EA e ha affermato che i videogiochi non sono necessariamente a prova di recessione, ma che il medium potrebbe essere più adatto a rimanere prospero in un periodo di recessione economica rispetto ad altri settori. Il motivo è che, a suo dire, gli esseri umani hanno bisogno di intrattenimento e sono meno disposti a metterlo in secondo piano.

"L'intrattenimento è un bisogno umano fondamentale. È molto importante per noi come specie", ha dichiarato. Wilson ha anche affermato di ritenere che i videogiochi offrano "un valore incredibile" rispetto ad altre forme di intrattenimento, il che è importante in un periodo di "limitazioni economiche". Wilson ha affermato che nonostante tutto a livello globale EA sta registrando una crescita.

L'industria dei videogiochi cresce

Mat Piscatella, analista di Circana, ha dichiarato che la spesa per i videogiochi negli Stati Uniti è cresciuta del 2% nel 2023, raggiungendo i 34,1 miliardi di dollari nel corso dell'anno. La spesa è aumentata anno su anno a partire dal 2021, in parte anche a causa del fatto che la pandemia ha costretto molti a rimanere in casa e ha spinto all'acquisto di videogiochi.

Per quanto riguarda in particolare EA, la società ha appena comunicato che uno dei suoi giochi più importanti del 2023, Madden NFL 24, ha registrato una crescita dei ricavi anno su anno rispetto a Madden NFL 23. EA ha ottenuto un profitto di 399 milioni di dollari negli ultimi tre mesi e un profitto di 993 milioni di dollari negli ultimi 12 mesi.

Peccato che questi successi siano stati accompagnati da continui licenziamenti in più studi di sviluppo.