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Electronic Arts potrebbe liberarsi di BioWare e chiudere altri studi, secondo un'analista

Secondo un'analista, Electronic Arts potrebbe concentrarsi su pochissimi franchise, vendendo BioWare e chiudendo altri studi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/10/2025
Un'immagine del nuovo Mass Effect

Alla fine di settembre, l'editore americano Electronic Arts ha annunciato un accordo da 55 miliardi di dollari per trasformarsi in una società privata, sotto la guida di un nuovo gruppo di investitori che include il Public Investment Fund dell'Arabia Saudita, Affinity Partners di Jared Kushner e la società di private equity Silver Lake. Stiamo parlando del più grande leveraged buyout (LBO) di sempre, che EA dovrà coprire con 20 miliardi di dollari di debiti. Secondo molti analisti, uno dei modi per raccimolare l'enorme cifra sarà quello di vendere alcuni studi, come BioWare, e di chiuderne altri. Insomma, si libererà di tutte le risorse non essenziali, monetizzandole in qualche modo.

Secondo un report di Polygon, molti analisti vedono BioWare come la candidata principale a essere venduta, a causa delle difficoltà che lo studio ha affrontato nell'ultimo decennio.

Veilguard è stato un insuccesso
Veilguard è stato un insuccesso

Il recente Dragon Age: The Veilguard ha avuto risultati ben al di sotto delle aspettative di EA, e lo studio ha subito numerosi licenziamenti post lancio. Un team molto più piccolo sta lavorando al prossimo Mass Effect, che potrebbe attirare potenziali acquirenti.Mass Effect, spuntano vari dettagli sul casting della serie TV prodotta da Amazon Tra gli studi considerati "al sicuro", c'è DICE, che attualmente sta lavorando al lancio di Battlefield 6. Naturalmente, in caso di insuccesso le cose potrebbero cambiare.

Anche Maxis pare essere al riparo, grazie al successo continuato di The Sims 4. Tuttavia, David Cole, presidente di DFC Intelligence, ritiene che anche Maxis potrebbe essere ceduta se un acquirente esterno offrisse una cifra abbastanza alta. Cole prevede inoltre importanti licenziamenti negli studi EA, indipendentemente dal fatto che vengano venduti o meno.

"Gli LBO sono storicamente seguiti da tagli e dalla vendita di asset non essenziali nel breve periodo," ha spiegato l'analista a Polygon. "Nel lungo periodo, ciò può permettere a un'azienda come EA di concentrarsi su progetti più creativi e rischiosi, non essendo più vincolata agli azionisti. Ma nel breve termine, ci aspettiamo che si focalizzino sui principali generatori di profitto e cerchino di ottenere il massimo valore possibile dalle IP o dai prodotti 'secondari'."

È importante sottolineare che l'accordo non è ancora stato finalizzato e potrebbe concludersi solo nell'anno fiscale 2027 di EA, che inizia nell'aprile 2026.