Tutto è bene quel che finisce bene. Gli azionisti di Tesla hanno approvato il maxi piano di incentivi da 56 miliardi di dollari proposto per il loro amministratore delegato, Elon Musk. Nel prendere questa decisione, gli azionisti sembrano aver tenuto conto della possibilità che Musk si potesse allontanare dal primo produttore mondiale di veicoli elettrici in assenza del piano di incentivi desiderato.
La mozione ha quindi avuto successo, nell'ambito di un'assemblea generale annuale (AGA) di Tesla dove gli azionisti sono stati chiamati a votare su due proposte cruciali: approvare il reincorporamento dell'azienda in Texas e ratificare il piano di incentivi da 56 miliardi di dollari di Elon Musk.
Entrambe le proposte sarebbero state approvate con ampi margini: lo stesso Elon Musk ha postato su X gli screenshot che mostrano come sia stata superata la soglia di vittoria del sì.
Per chi non lo sapesse, Elon Musk ha messo in gioco il suo impegno nei confronti di Tesla come merce di scambio per convincere gli azionisti ad approvare il suo piano di compensazione, che dovrebbe sostituire quello recentemente annullato dalla Corte del Delaware per essere stato il prodotto di false negoziazioni tra un consiglio sottomesso e un amministratore delegato sempre più assertivo.
Nel corso di una vera e propria campagnia pubblicitaria culminata nelle ultime settimane, Elon Musk ha chiaramente espresso il suo desiderio che il consiglio di amministrazione di Tesla strutturi il suo nuovo piano di compensazione in modo tale da consentirgli un percorso verso il 25% del controllo di voto sul produttore di veicoli elettrici, minacciando di "costruire prodotti al di fuori di Tesla" se il consiglio non acconsentirà alle sue richieste. Una dichiarazione da molti vista come un vero e proprio ricatto.
A quel punto il responsabile delle relazioni con gli investitori di Tesla, Travis Axelrod, ha dipinto il desiderio di Elon Musk di un maggiore controllo di voto su Tesla come una vasta misura altruistica, "motivata principalmente dal desiderio di proteggere l'umanità dalle potenziali implicazioni negative di un uso imprudente o improprio della tecnologia di intelligenza artificiale".
In ogni caso il team legale di Elon Musk aveva in precedenza rassicurato la Corte del Delaware che l'amministratore delegato di Tesla non avrebbe usato un cambio di stato di costituzione dell'azienda per cercare di annullare la sentenza del tribunale, definendo la possibilità una "pura speculazione". Il team legale di Musk aveva anche ammesso che la Corte del Delaware manterrebbe la giurisdizione sulla sua controversia in corso sulla retribuzione. Pertanto, nonostante il voto di oggi, Musk dovrà probabilmente appellarsi alla sentenza del tribunale per ottenere un completo allentamento delle restrizioni.