La battaglia legale tra Apple Inc. e Apple Cinemas è entrata nel vivo: dopo la causa avviata dal gigante di Cupertino per presunta violazione di marchio, la catena di cinema indipendente ha dichiarato ufficialmente di voler difendere il proprio nome e la propria storia, sostenendo di non avere alcun legame con l'azienda tecnologica. Secondo la società, l'identità di Apple Cinemas è "chiaramente distinta" e pienamente conforme alle leggi sui marchi, respingendo come infondate le accuse di voler generare confusione tra i consumatori.
Le origini del nome e l’espansione della catena
Apple Cinemas opera dal 2013 e afferma che il proprio nome derivi dal primo progetto di apertura presso l'Apple Valley Mall in Rhode Island, anche se la sala non fu mai inaugurata in quella sede. Oggi la catena conta 14 cinema distribuiti tra California, Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island e New York, con un'espansione che, secondo Apple, si starebbe spingendo in aree vicine ai suoi store e alla sede centrale.
Nella causa, Apple sostiene che Apple Cinemas abbia "consapevolmente e intenzionalmente" utilizzato il nome per trarre vantaggio dal prestigio del marchio. Cupertino afferma di aver tentato più volte di risolvere la questione in modo amichevole, senza successo, e cita segnalazioni di persone convinte che la catena fosse di sua proprietà, complice anche la produzione di film e serie Apple TV+ dal 2019.
Il nodo della registrazione del marchio
Apple Cinemas aveva tentato di registrare i marchi "Apple Cinemas" e "Apple Cinemas Experience", ma l'U.S. Patent and Trademark Office ha respinto la richiesta nel 2024 proprio per il rischio di confusione con i diritti già detenuti da Apple. L'azienda guidata da Tim Cook chiede ora un'ingiunzione che impedisca alla catena di usare il nome, oltre a un risarcimento economico.
La vicenda mette in evidenza la complessità delle norme sui marchi negli Stati Uniti, soprattutto quando realtà locali si trovano a condividere un nome con multinazionali di portata globale. Se il caso arriverà in tribunale, la decisione potrebbe diventare un precedente importante per casi simili, bilanciando il diritto di tutela del marchio con quello di mantenere un'identità storica e territoriale.