È notizia recente che Embracer Group, società svedese, ha comprato Gearbox Entertainment per la sonante cifra di 1.3 miliardi di dollari. Gearbox non è niente di meno che l'autore di Borderlands (tra i vari), saga che negli ultimi anni ha saputo attirare un gran numero di giocatori e che è recentemente giunta al terzo capitolo (regolarmente supportato). Alcuni si potrebbero però domandare chi è esattamente questo Embracer Group.
Per quanto gli appassionati abbiano avuto varie occasioni per sentirne parlare, è perfettamente comprensibile che ad alcuni sia sfuggita l'esistenza di questa società, anche perché era nota fino a non molto tempo fa come THQ Nordic AB, nome che creava grande confusione con il publisher THQ Nordic GmbH (che è di proprietà di Embracer, lo specifichiamo). Vediamo quindi in breve chi siano e quali team possiedano.
Embracer Group ha raccolto negli ultimi anni una gran quantità di studios, arrivando ad avere più di 5.500 dipendenti in più di quaranta Paesi. Parliamo di società come JoWooD, Rainbow Studios, Black Forest Games, ma anche team e publisher molto più noti come Koch Media, Warhorse Studios, Piranha Bytes, Gunfire Games, l'italiana Milestone, Tarsier Studios, Saber Interative, la già citata THQ Nordic, 4A Games, Flying Wild Hog, Zen Studios, l'italiana 34BigThings. E sappiate che abbiamo citato solo i nomi più rilevanti e noti, mancandone anche qualcuno dalla lunga lista: in totale, sono 57 team di sviluppo.
Ancora più rilevante, però, il numero di franchise/IP di cui è entrata in possesso con queste acquisizioni; sono più di 200 in totale e includono nomi del calibro di Saints Row, Goat Simulator, Dead Island, Darksiders, Metro, MX vs ATV, Kingdoms of Amalur, TimeSplitters, Satisfactory, Wreckfest, Insurgency e World War Z. Ancora una volta, abbiamo citato solo i più rilevanti e noti.
Ragioniamo quindi unicamente dal punto di vista del videogiocatore e disinteressiamoci dai possibili risvolti economici di queste acquisizioni. Quello che possiamo affermare è che nel giro di cinque (dieci? Per andare sul sicuro?) anni, una buona fetta delle produzioni AA sarà targata Embracer. Si tratta di un percorso a lungo termine, ma Embracer è sulla buona strada per diventare uno dei publisher/produttori più prolifici verso la fine dell'attuale generazione di console.
Pensiamo che ogni singolo prodotto sviluppato sarà di qualità incredibile? No, non lo pensiamo. Dopotutto Embracer è solo una compagnia madre che sovrintende e l'enorme numero di studios non sarà gestito parimenti a quanto fanno, ad esempio, Nintendo e Sony con i propri team interni, che impongono standard qualitativi.
Ci aspettiamo quindi una produzione che punta tutto sulla quantità e sulla varietà, più sulla creazione di un brand unico. Detto in modo meno raffinato, uno sparare nel mucchio e vedere cosa succede, magari con prodotti a budget non enorme le cui perdite non impensierirebbero le finanze complessive di Embracer (che sembra veramente non avere limiti).
L'acquisizione di Gearbox è però una sorpresa e, insieme a una manciata di altri nomi, possiamo vedere che nel cuore di Embracer c'è un po' di qualità e, soprattutto, vi è la potenzialità di lanciarsi nel mercato AAA dei videogame. Con 2K che afferma di avere saldo controllo di Borderlands, l'unica prospettiva è che Gearbox rilascia una nuova IP di pari valore.
Gearbox potrebbe quindi essere la punta di lancia che porterà Embracer nel cuore dei giocatori. È di certo una scommessa a lungo termine, ma potrebbe fruttare. Voi cosa ne pensate? Embracer potrebbe diventare anche più grande di società come Ubisoft e Take-Two?