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Epic Games Store tra bastone e carota: avete fatto pace col negozio Epic?

Un veloce bilancio sugli oltre due anni di Epic Games Store, che nel frattempo prosegue con il suo particolare approccio.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   12/02/2021

Dopo due anni e qualcosa di attività, Epic Games Store è chiaramente una realtà con cui si deve fare i conti: passato il periodo di rodaggio, il negozio online di Epic Games è ora parte integrante del panorama videoludico su PC ed è anzi diventato un elemento di grande rilievo in generale, anche sul fronte dello sviluppo su piattaforma Windows. Nonostante si sia ormai trovato il suo spazio, non sembra però abbia intenzione di cambiare atteggiamento, sia per quanto riguarda le offerte dei giochi gratuiti, che continuano imperterrite a caratterizzare il giovedì pomeriggio degli utenti PC, sia anche per quel che riguarda le esclusive, che a quanto pare restano un elemento caratterizzante del modo di proporsi al pubblico per lo store, nonostante questo continui ad essere un atteggiamento poco apprezzato da parte del pubblico.

Si poteva pensare che entrambe le strategie si sarebbero affievolite col tempo e con una maggiore visibilità e presenza dell'Epic Games Store maturata sul mercato, ma così non è stato o almeno non siamo arrivati all'eliminazione di queste soluzioni tattiche. Ce n'è dunque ancora bisogno? L'Epic Games Store non ha ancora trovato la sua massa critica di utenti che consenta di proseguire semplicemente proponendo il proprio catalogo senza la necessità di procurarsi esclusive o usando gli sconti invece di ricorrere ai giochi gratis sistematici? Difficile dirlo, fatto sta che l'iniziativa dei Free Games settimanali va davvero alla grande come ottima carota, mentre le esclusive sono un po' il bastone con cui gli utenti sono a volte costretti ad avere a che fare, per poter accedere ad alcuni giochi. È un approccio diverso da quanto eravamo abituati a vedere su PC, ma evidentemente funziona.

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La reiterazione di queste attività è stata confermata anche dall'Epic Games Store Showcase di ieri, dove tra varie iniziative sono state annunciate anche diverse esclusive come la serie Kingdom Hearts per la prima volta su PC e disponibile solo sullo store in questione (almeno in un primo momento), un colpo davvero di grosso calibro. Tutto questo continua a non piacere, in linea di massima, agli utenti PC, ma è indubbio che molti di loro abbiano comunque deciso di accettare il compromesso, dunque alla fine la strategia ha pagato. D'altra parte, si potrebbe fare pace con questo sistema considerando come le esclusive possano rientrare in quella particolare ottica che Epic Games si è preposta fin dall'inizio, ovvero il supporto agli sviluppatori con un abbassamento della tassa applicata sulle vendite e il finanziamento diretto nel caso degli accordi di partnership come questi. Ne viene poco in tasca agli utenti, ma il principio non è affatto negativo. Se non fosse, poi, che certi accordi come questo, stipulati con nientemeno che Square Enix, non possono essere proprio considerati un congruo soccorso economico a uno sviluppatore in difficoltà.

D'altra parte, c'è da dire che Steam prosegue comunque per la sua strada e gli sviluppatori indie, anche di piccolo calibro, spesso tendono comunque a preferirlo, visto che la visibilità e la facilità di accesso può compensare facilmente la mancanza di incentivi economici: un esempio l'abbiamo avuto proprio di recente con il Festival dei Giochi, che ha dimostrato un dinamismo e un fermento creativo di Steam per quanto riguarda progetti indie e team più piccoli che Epic Games Store sarà difficilmente in grado di eguagliare. Sarebbe dunque forse il momento, in ogni caso, di abbandonare i campanilismi e abbracciare la diversità di proposte possibili anche nell'ambito PC, anche turandosi il naso si fronte a pratiche poco simpatiche come le esclusive all'interno di una stessa piattaforma, perché d'altra parte le suddivisioni sistemiche esistono da sempre nel mondo dei videogiochi. Nel frattempo, è anche vero che l'Epic Games Store continua ad essere piuttosto indietro in termini di esperienza utente e funzionalità di store e launcher, elementi su cui Epic dovrebbe investire e che potrebbero risultare anche più importanti di qualche gioco gratis in più.