Shuhei Yoshida, ex presidente di Sony Worldwide Studios, ha raccontato come rimase sorpreso dalla decisione di Naughty Dog di abbandonare una serie di successo come Uncharted per dedicarsi a progetti più maturi, come The Last of Us.
"È stato un po' sorprendente che Naughty Dog volesse voltare pagina rispetto a 'Uncharted', ma anche che stesse per creare qualcosa di davvero maturo", ha dichiarato Yoshida in un'intervista con IGN, spiegando che Uncharted è più simile a "un blockbuster estivo pensato per il grande pubblico".
Yoshida temeva che The Last of Us avrebbe attirato meno giocatori di Uncharted
Proprio per questo, Yoshida ammette che all'epoca era "un po' preoccupato" dalla direzione intrapresa dallo studio, temendo che un titolo dai toni più cupi e adulti come The Last of Us potesse attrarre solo una nicchia di giocatori. Con il senno di poi, sappiamo che si sbagliava. "Alla fine, il loro talento ha dato vita a un gioco straordinario, tanto da creare un'IP persino più grande di 'Uncharted'", ha aggiunto.
Come molti ricorderanno, dopo il primo The Last of Us del 2013, Naughty Dog ha comunque realizzato altri due capitoli della saga "Uncharted": "Fine di un Ladro" (2016) e "L'Eredità Perduta" (2017), che hanno di fatto concluso la serie, almeno per ora. Lo studio si è poi concentrato su The Last of Us Parte 2 e, più recentemente, su Intergalactic: The Heretic Prophet, attualmente in sviluppo per PS5.
A tal proposito, Yoshida ha commentato di essere "entusiasta che stiano lavorando a una nuova IP come Intergalactic", che rappresenta un'ulteriore svolta significativa nel percorso creativo dello studio californiano.