Il TAR del Lazio ha dato infine ragione a Facebook nel contenzioso con l'AGCOM, ovvero l'Antitrust in Italia, dimezzando la multa milionaria che era stata comminata inizialmente al gigante dei social network.
Restano comunque 5 milioni di euro da pagare per Facebook, ma c'è una bella differenza rispetto ai 10 milioni inizialmente decisi in prima istanza, nel dicembre 2018. Le violazioni contestate a Facebook riguardavano quattro articoli del Codice del Consumo, per azioni e omissioni ingannevoli e per pratiche commerciali scorrette, con 5 milioni di multa per ognuno dei due ambiti.
Il TAR ha dimezzato la multa, rimuovendo dunque quella relativa alle modalità di trasmissione dei dati personali da Facebook a soggetti terzi ma confermando la sanzione relativa alla fase di registrazione, giudicata carente di informazioni e poco chiara per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, almeno fino alla modifica effettuata nell'aprile 2018.
La multa a Facebook si riduce a 5 milioni di euro in Italia, dunque, ancora decisamente alta ma ridotta della metà, in ogni caso decisamente alla portata delle tasche di Zuckerberg, probabilmente.