Stando al produttore Yoshinori Kitase, lasciare intoccata la storia di Final Fantasy VII in Final Fantasy 7 Rebirth, e nel progetto del remake in generale, avrebbe attirato solo i nostalgici. Kitase ha toccato l'argomento in un'intervista concessa al PlayStation Blog, cui ha partecipato anche il creative director Tetsuya Nomura.
Final Fantasy VII è il capitolo della serie più amato di sempre, ma con il remake si è scelto di aggiungere alcuni elementi, per differenziarlo il giusto.
"Dato che i fan della serie sono molti, ho ritenuto essenziale mantenere la maggior parte degli elementi del gioco originale." Ha spiegato Kitase, che poi ha aggiunto: "D'altra parte, se avessimo semplicemente seguito la storia originale, lasciandola invariata, avrebbe attirato solo la nostalgia della gente. Abbiamo aggiunto i Numen come nuovo elemento per "scuotere" un po' la storia e quindi creare una sensazione d'anticipazione verso il proseguimento degli eventi. Penso che si sia già rivelato d'interesse per i fan."
Una storia simile, ma diversa
Comunque sia, su quello che accadrà ai personaggi in Final Fantasy 7 Rebirth, il creative director Tetsuya Nomura non vuole dare grosse anticipazioni: "Qualsiasi cosa io dica darà un indizio su quel che accadrà," ha spiegato, per poi aggiungere: "L'unica cosa che posso dire è che voglio che i giocatori guardino ciò che li attende alla fine di Final Fantasy VII Rebirth e lo provino in prima persona piuttosto che di seconda mano. Persone diverse risponderanno in maniera diversa, ma penso che vorranno ricercare quel sentimento, qualunque sia, e partire subito per il loro nuovo viaggio."
Per il resto vi ricordiamo che Final Fantasy VII Rebirth sarà disponibile a partire dal 29 febbraio 2024 in esclusiva temporale per PS5. Le altre versioni non sono state ancora annunciate, ma possiamo dare quasi per scontata una futura versione PC.