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Final Fantasy in esclusiva ha sempre meno senso e Square Enix se ne sta rendendo conto

Sembra proprio che il tempo dei Final Fantasy in esclusiva stia giungendo al termine, e sarebbe probabilmente una decisione saggia per Square Enix.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   20/08/2024
Clive, il protagonista di Final Fantasy 16

Il rapporto di Final Fantasy, ma anche di Square Enix in generale, con le esclusive è sempre stato decisamente strano e conflittuale, ma potrebbe presto andare incontro a una profonda modifica, visto quanto riferito di recente da Hiroshi Takai, director di Final Fantasy 16, in un'intervista. "Penso che sia possibile, probabilmente anche probabile" che i prossimi capitoli della serie possano arrivare quantomeno in contemporanea al lancio anche su PC oltre che su console, aggiungendo comunque che "il team responsabile di ogni progetto decide la propria politica, quindi questa è solo la mia opinione personale". Sarebbe auspicabile, in effetti, perché queste uscite dilazionate, o semplicemente mancanti senza particolari spiegazioni, cominciano ad avere sempre meno senso e risultare anche anacronistiche.

D'altra parte, l'affermazione personale di Takai sembra piuttosto condivisa anche da Takashi Kiryu, il nuovo CEO di Square Enix che sembrava intenzionato fin dall'inizio a portare una ventata d'aria fresca nell'organizzazione della compagnia, anche se per il momento questa svolta non si è ancora vista in maniera molto chiara. Già all'inizio, il numero uno dell'azienda nipponica aveva fatto ben presente la necessità di abbandonare alcune impostazioni viste ormai come anacronistici lasciti del passato e cercare di abbracciare un pubblico più ampio lanciandosi su diverse piattaforme, alla ricerca di un maggiore dinamismo di cui l'etichetta sembra avere un disperato bisogno ormai da diversi anni a questa parte.

Soluzioni ormai anacronistiche?

Una prima dimostrazione è arrivata dalla (tardivissima) uscita di Final Fantasy 14 su Xbox Series X|S, che è sembrata più che altro una sorta di dichiarazione d'intenti. Resta da sciogliere il nodo ormai strettissimo con Sony, e su questo fronte c'è da capire quanto possa convenire a Square Enix il fatto di proseguire con questa partnership serrata che continua a far arrivare in ritardo i nuovi capitoli su PC e altre piattaforme, o non farli arrivare affatto in alcuni casi.

È un dato di fatto che i ricavi dai vari giochi della serie continuano a non essere particolarmente soddisfacenti, almeno nel breve termine, e un'apertura a una maggiore quantità di piattaforme fin dal lancio potrebbe essere salvifica su questo fronte.

Gli investimenti che Sony effettua sul franchise giustificano ancora l'esclusione di una fetta di pubblico potenzialmente ampia? Questa è probabilmente la semplice domanda a cui Square Enix dovrà rispondere nel prossimo periodo, ma considerando le indicazioni che stanno provenendo da diverse fonti interne alla compagnia, sembra che un'idea se la siano già fatta e l'apertura al multipiattaforma pare sia il prossimo passo da intraprendere. Quantomeno per quanto riguarda il PC, che potrebbe diventare la versione disponibile già al day one per i nuovi capitoli di Final Fantasy, ma allargando il concetto è possibile che questo porti anche a un'organizzazione più logica delle uscite anche per gli altri titoli e le altre piattaforme. Situazioni caotiche come quella di Octopath Traveler, che ha visto il primo capitolo uscire prima su tutte le piattaforme tranne PlayStation e il secondo su tutte tranne Xbox (salvo aggiustare la questione dopo un po' di tempo), generando confusione e possibile frustrazione in parte del pubblico, si spera che vengano progressivamente rimosse dal modus operandi di Square Enix nel prossimo futuro.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.