Ancora una volta la Francia, ancora una volta la nazione con presidente Macron, è in prima linea per quanto concerne la regolamentazione di Internet e dei contenuti ai quali è possibile accedere tramite la rete e tramite il web.
Dopo il tema dell'accesso ai siti con contenuti per adulti, una nuova clamorosa stretta sta per coinvolgere e travolgere le piattaforme social e gli utenti più "piccoli". Stando, infatti, alle ultime vicende avvenute in suolo francese, il presidente Macron in persona pare si stia mobilitando per attuare un divieto dell'uso dei social per i minori di 15 anni, andando così a tagliare una fetta di utenza molto ricca per le varie piattaforme.
Il caso di Nogent
Questa presa di posizione, così decisa e importante da parte del governo francese, arriva in seguito ad uno spiacevole e tragico evento avvenuto all'interno di una scuola a Nogent, nella parte orientale della Francia. Uno studente di 14 anni ha accoltellato a morte un membro del personale scolastico, durante un controllo delle borse e degli zaini.
Macron, direttamente dalla televisione pubblica, ha sottolineato che la continua esposizione dei più giovani a contenuti violenti porterebbe i ragazzi a emulare e/o imitare ciò che viene visto online. Inoltre, lo stesso Macron, ha passato la palla all'Unione Europea, chiedendo un intervento immediato e rapido.
Colpa dei social?
Ancora non è chiaro quali siano state le motivazioni che hanno spinto il giovane studente francese a commettere questo terribile gesto. Così come, a non essere chiaro, è l'impatto dell'utilizzo dei social sulla decisione di commettere tale crimine. Spesso, purtroppo, si tende a semplificare e a demonizzare degli aspetti della vita quotidiana delle persone senza entrare in profondità nella psiche e nelle esperienze di quegli stessi individui, talvolta correndo il rischio di affrontare con estrema superficialità dei temi molto delicati.
Su tutti ricordiamo i ricorrenti attacchi ai videogiochi negli Stati Uniti dopo i casi di violenza omicida nelle scuole. Rimaniamo in attesa si ulteriori sviluppi e di capire come e se l'UE deciderà di prendere una posizione.