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Gabe Newell: siamo più vicini a Matrix di quanto si possa pensare, secondo il capo di Valve

Gabe Newell di Valve in un'intervista ha spiegato qualcosa dei suoi studi sull'interfaccia cervello-computer, sostenendo che siamo più vicini a Matrix di quanto si possa pensare.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   19/03/2020

Gabe Newell, capo di Valve e ideatore di Steam, è stato intervistato da IGN e ha svelato alcuni aspetti della sua visione del futuro dell'informatica e dell'intrattenimento digitale, spiegando peraltro come secondo lui ci si trovi più vicini alla situazione di Matrix di quanto si possa pensare comunemente.

Newell non è uno che si presta spesso a interviste, dunque l'evento è già molto interessante di suo e vi invitiamo dunque a vedere il video dell'intervista a questo indirizzo, ma anche i contenuti sono particolari. Tutto è ovviamente incentrato su Valve e sull'evoluzione di Half-Life fino al nuovo Half-Life: Alyx per realtà virtuale, ma spazia anche a comprendere una prospettiva più ampia sul futuro.

"Un'area in cui sto passando molto tempo è emersa da un po' di ricerche che abbiamo fatto già da un po' sulle interfacce cervello-computer", ha affermato Newell, "Penso che siano cose che dovranno svilupparsi ancora per molto tempo, dunque sono aspetti a cui posso pensare in maniera più rilassata quando non ci sono bisogni più immediati".

Il capo di Valve ha spiegato come ci siano già teorie e pratiche sulle possibilità di comunicazione diretta tra cervello umano e computer, anche se al momento quelle reali sono decisamente limitate rispetto a quanto visto nelle opere di fantascienza. Tuttavia, la realtà non è poi così distante da quelle visioni.

"Siamo molto più vicini a The Matrix di quanto possa pensare la gente", ha affermato Newell, "Non sarà certo come Matrix, quello è un film e non approfondisce molti degli aspetti tecnici interessanti, come quando strano possa essere un mondo dopo l'affermazione di un'interfaccia cervello-computer, ma potrebbe avere un grosso impatto sui tipi di esperienza che possiamo creare per la gente".

Newell ha spiegato che è relativamente semplice inviare segnali direttamente alla corteccia cerebrale, ma che il cervello è strutturato in maniera strana, rendendo molto semplici alcune cose e incredibilmente complicate altre. Ad esempio, è facile inviare segnali riguardanti il movimento o la visione, mentre per quel che riguarda le sensazioni di calore o freddo subentrano una serie di sistemi di controllo legati anche al sistema immunitario, pertanto una connessione diretta tra un computer e il cervello deve studiare nuovi sistemi di comunicazione.

Tutto questo è ancora alquanto lontano dal modo attuale di fare videogiochi, ma secondo il capo di Valve il nuovo livello di interazione tra uomo e computer è qualcosa che avrà un impatto sull'industria dell'intrattenimento al livello di "estinzione", pertanto si può anche pensare di non doversene occupare adesso, ma ci troveremo a doverci pensare parecchio nel prossimo futuro.

Gabe Newell: siamo più vicini a Matrix di quanto si possa pensare, secondo il capo di Valve