GameStop ha vissuto anni burrascosi, passando dall'orlo del fallimento a un'impennata del prezzo delle azioni. La catena, pur registrando profitti sporadici, ha regolarmente chiuso negozi ed eseguito licenziamenti, oltre ad aver chiuso la sua rivista, Game Informer, la quale ha poi trovato un nuovo proprietario.
Ora, guardando al futuro, secondo l'amministratore delegato Ryan Cohen di GameStop la compagnia punta molto sulle carte collezionabili come parte della strategia. Il tutto è stato annunciato insieme al fatto che la compagnia sta investendo in bitcoin.
Cohen ha dichiarato che continuare a concentrarsi sulle carte collezionabili, compresi i recenti e incredibilmente popolari set di carte Pokémon, è una "naturale estensione" dell'attività di GameStop. Ha aggiunto che gli oggetti da collezione potrebbero avere un potenziale di alti margini di profitto.
Il successo delle carte Pokémon presso GameStop
Le carte Pokémon hanno conosciuto una gigantesca rinascita negli ultimi tempi e sono diventate sempre più difficili da trovare poiché i bagarini acquistano le scorte e vendono i prodotti, tra cui carte, scatole speciali e accessori, a prezzi esorbitanti.
Non è quindi affatto strano che GameStop abbia ampliato costantemente la sua disponibilità di carte Pokémon. A partire dal mese scorso, GameStop ha classificato oltre un milione di carte con Professional Sports Authenticator. La catena di negozi non "classifica" (in breve, definisce il valore in base a rarità e condizioni) effettivamente le carte ma offre un servizio in cui gli acquirenti possono consegnare le loro carte al negozio e pagare un supplemento per far sì che GameStop gestisca il processo per loro tramite dei partner.
Non è un mistero che GameStop si sia concentrato maggiormente sulle carte collezionabili, inoltre: le sue entrate nel primo trimestre del 2025 sono aumentate di oltre il 50% rispetto all'anno precedente, soprattutto grazie a Pokémon.
Ricordiamo poi che GameStop Italia diventa Gamelife: la trasformazione ha avuto inizio.