Con l'arrivo di sempre più funzionalità condivise, le linee tra Google AI Mode e Gemini iniziano a diventare sfocate. Negli ultimi mesi, i due strumenti hanno acquisito caratteristiche molto simili, sollevando dubbi su quanto sia chiara per gli utenti la distinzione tra le due proposte di Google.
Le stesse funzioni in due strumenti
Negli ultimi aggiornamenti, AI Mode, l'interfaccia potenziata dell'attuale Google Search, ha integrato funzionalità come Deep Search e Canvas, due strumenti già presenti in Gemini. Canvas permette di interagire con documenti editabili, mentre Deep Search abilita ricerche più approfondite basate su modelli linguistici di nuova generazione.
Anche la possibilità di cambiare modello linguistico (LLM), introdotta per gli abbonati ad AI Mode, richiama fortemente ciò che già accade su Gemini, dove da tempo si può scegliere tra diversi modelli, incluso Gemini 2.5 Pro. E ora che AI Mode supporta anche l'upload di PDF per elaborarli con prompt specifici, le differenze si riducono ancora di più.
Funzionalità future: due nomi, stessi obiettivi?
Nei prossimi mesi, AI Mode riceverà nuove funzioni "agentiche" attraverso il progetto Mariner, che introdurrà la capacità di eseguire azioni reali come acquistare biglietti o consultare il proprio calendario. Curiosamente, anche Gemini avrà una funzione simile chiamata Agent Mode.
L'integrazione del contesto personale sarà un altro punto chiave: AI Mode potrà attingere da Gmail, Documenti e altri servizi Google per risposte più personalizzate. Si tratta di un ulteriore passo verso un'intelligenza che agisce non solo su comando, ma anche in maniera proattiva, come suggerito durante il Google I/O 2025.
Secondo Google, la sovrapposizione non è un problema: gli utenti si aspettano che un sistema AI moderno includa strumenti di ricerca avanzata, modifica dei documenti e interazione con i file. Tuttavia, dal punto di vista comunicativo, il rischio è che questa convergenza generi confusione.