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Google Chrome banna i termini blacklist e whitelist per essere più inclusivo e meno razzista

BlackLivesMatter inizia a farsi sentire anche su Google Chrome, che bannerà i termini blacklist e whitelist per diventare più inclusivo.

NOTIZIA di Simone Pettine   —   09/06/2020

Quelle che stiamo vivendo sono settimane importanti per la lotta al razzismo: gli eventi principali riguardano le proteste americane, ma forme di supporto a distanza arrivano da ogni parte del mondo. Sarà anche per questi motivi che Google Chrome ha deciso di bannare i termini blacklist e whitelist.

L'obiettivo è quello di rendere il browser web più utilizzando al mondo (avete già dato un'occhiata alla lista dei web browser più utilizzati del 2020?) il più inclusivo possibile. L'uso di termini blacklist e whitelist sarebbe, a detta della società, una forma in qualche modo razzista: difatti l'utente assocerebbe il nero al concetto di "errore/sbagliato/cattivo" e il bianco a quello di "giusto/apprezzabile/buono". Dunque Mountain View ricercherà una via più "neutrale", e neutrali dovranno anche essere i nuovi termini adottati, per ora genericamente sostituiti con blocklist e allowlist.

Può sembrare una mossa finalizzata al politicamente corretto, ma è pur vero che un simile cambiamento era stato preannunciato da Google sin dal lontano maggio 2018: molto semplicemente le proteste in USA hanno accelerato il processo di sostituzione. Nei prossimi mesi oltre 2000 riferimenti a blacklist e whitelist presenti nel codice di programmazione del web browser verranno definitivamente sostituiti, e lo stesso dovrebbe avvenire per i menù principali e per l'interfaccia utente.

Questa è solo l'ennesima dimostrazione di quanto, ultimamente, BlackLivesMatter e le proteste degli Stati Uniti stiano influenzando il resto del mondo, probabilmente come è giusto che sia: il razzismo va combattuto, sempre e in ogni sua forma. Anche se tutto ciò costringerà Epic Games a rimandare nuovamente il lancio della Stagione 3 di Fortnite.