Half-Life 2: la situazione s'ingarbuglia
Dopo la notizia della battaglia legale tra Valve e Vivendi iniziata silenziosamente oltre un anno fa - di cui avevamo dato notizia alcuni giorni orsono (link) - avente per oggetto vari aspetti della distribuzione di Half-Life 2, si apprende che il contendere ha preso di mira la data di rilascio del gioco. Secondo le carte processuali infatti Vivendi avrebbe sei mesi dalla data di consegna del release candidate da parte di Valve (ovvero una versione del gioco potenzialmente finita) per portare Half-Life 2 sul mercato. Considerando che la prima sentenza è fissata per il 21 marzo 2005 è possibile che il gioco rimanga vittima fino ad allora del tiro alla fune tra Valve e Vivendi.
Ma dov'è il problema vero e proprio? E' nel fatto che Valve vuole sentirsi libera di muovere a prescindere dagli impegni contrattuali presi con Vivendi. Mentre Vivendi non ha alcun interesse affinchè questo accada. In un'intervista di alcuni giorni fa il portavoce di Valve Doug Lombardi ha affermato che "Valve è proprietaria dei diritti intellettuali del gioco ma che Vivendi ha finanziato l'intero sviluppo". Chiaramente dopo il sostanzioso investimento Vivendi vuol essere coinvolta in ogni aspetto, mentre Valve, con il suo servizio Steam (distribuzione digitale via internet) avrebbe tagliato fuori il publisher da questo business. In un documento del processo datato 15 settembre la difesa di Vivendi ha affermato che "Gabe Newell, CEO di Valve, nel 2000 avrebbe appositamente e falsamente sottovalutato la distribuzione digitale e internet per potersene servire in via esclusiva". E' anche vero che contemporaneamente Vivendi avcrebbe già iniziato a distribuire licenze commerciali di Half-Life 1 a internet cafè e pub che facevano giocare i clienti a pagamento (senza aver contrattualizzato la cosa con Valve). Quindi la vicenda è resa intricata da un apparente doppio torto reciproco tra le due aziende.
Se già dall'inizio della querelle legale i rapporti tra Valve e Vivendi si erano raffreddati, figurarsi ora.
Ulteriori risvolti della situazione riguardano anche altri giochi (le cosiddette vittime collaterali) che utilizzano il motore grafico di Half-Life 2, come Vampire: Bloodlines che non potrà uscire prima del videogioco da cui ha acquisito licenza. Probabilmente l'8 ottobre prossimo, primo incontro in tribunale tra le parti, potrebbe portare un po' di luce sulla vicenda.
L'idea che il gioco possa comunque riuscire a vedere la luce nel novembre prossimo pare al momento sempre più vacillare.