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HDMI va in pensione? Arriva GPMI, il nuovo standard per video, dati e alimentazione

Un inedito standard cinese, il GPMI, si propone come alternativa all'HDMI, offrendo maggiore banda e alimentazione con un unico cavo.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   09/04/2025
GPMI

Nel panorama delle connessioni video e dati, emerge un nuovo protagonista destinato a competere con il consolidato HDMI: il General Purpose Media Interface (GPMI). Frutto della sinergia di oltre cinquanta aziende cinesi, tra cui spiccano Huawei, TCL e Hisense, questo standard si presenta come una soluzione tecnologicamente avanzata e potenzialmente rivoluzionaria rispetto alle attuali interfacce come HDMI, DisplayPort e Thunderbolt.

La caratteristica distintiva del GPMI risiede nella sua elevata larghezza di banda, che può raggiungere i 192 Gbps, e nella capacità di erogare fino a 480 W di potenza, una funzionalità assente nell'attuale standard HDMI. Questa peculiarità permette al GPMI di convergere in un solo cavo la trasmissione di video, audio, dati, rete e alimentazione, semplificando notevolmente il collegamento tra dispositivi come televisori, monitor e soundbar.

Come funziona il GPMI

Il GPMI si articola in due varianti: Type-C, progettata per la compatibilità con l'ecosistema USB-C, e Type-B, di dimensioni maggiori e pensata per applicazioni professionali. Il confronto con l'HDMI evidenzia i progressi raggiunti: mentre l'HDMI 2.1 offre una banda di 48 Gbps (con la versione 2.2 che al CES 2025 ha raggiunto i 96 Gbps) senza alimentazione, il GPMI Type-C raddoppia a 96 Gbps con 240 W, e la versione Type-B arriva a ben 192 Gbps con 480 W.

L'interfaccia GPMI
L'interfaccia GPMI

Tra i vantaggi del GPMI si annovera anche un sistema di controllo bidirezionale simile all'HDMI-CEC, che consente una comunicazione avanzata tra i dispositivi. Ad esempio, si potrà controllare una console con il telecomando del televisore o utilizzare lo schermo per impartire comandi a uno smartphone. La topologia "a margherita" permette inoltre di connettere più dispositivi in serie con un unico cavo, riducendo costi e complessità.

L'iniziativa, avviata nel 2019 con la fondazione dell'Alleanza per l'8K a Shenzhen, ha ricevuto un impulso significativo nel 2024 con la certificazione SVID da parte del consorzio USB. Tale riconoscimento garantisce la piena compatibilità con lo standard USB Type-C, facilitando una progressiva integrazione della tecnologia senza la necessità di riprogettare completamente i dispositivi.

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Il GPMI rappresenta insomma una sfida diretta all'evoluzione ritenuta lenta dell'HDMI, ancora privo di alimentazione integrata, e alla frammentazione degli standard occidentali. Tuttavia, il successo di questo nuovo standard dipenderà dalla sua adozione a livello internazionale, in un contesto politico complesso che potrebbe influenzare la volontà dei produttori non cinesi di abbracciare una tecnologia sviluppata e controllata dalla Cina.

Voi che cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto, a proposito di tecnologie video, il maxi TV Mini LED RGB da 115 pollici di Samsung pare che arrivi già quest'anno.