Normalmente si pensa che le edizioni fisiche dei giochi assicurino una conservazione migliore di quella delle edizioni digitali. In linea di massima è vero, anche perché sono meno soggette ai capricci del mercato, ma vanno comunque curate se non le si vuole perdere, anche perché non sono certo indistruttibili.
I pericoli del cosiddetto "disc rot" sono noti, ossia che i CD e i DVD rischiano di diventare illeggibili con il passare del tempo, ma ci sono dei rischi anche per i giochi su cartuccia, nonostante il fatto che siano supporti non riscrivibili li renda più resistenti.
I rischi del fisico
Tutto questo in teoria, perché si è scoperto che le cartucce per Nintendo Switch 1 e 2 sono in parte riscrivibili, caratteristica che le espone automaticamente a una maggiore usura.
In un post su X, l'account Does it Play? ha sottolineato che Nintendo Switch utilizza in realtà la tecnologia XtraROM, descritta come "un termine elegante per una memoria flash NAND MLC programmata in fabbrica."
Il report incluso nel post spiega che Nintendo Switch è progettata per eseguire periodicamente un "refresh" dei dati sulla scheda di gioco per garantire che rimangano leggibili e in buono stato. Quindi, anche se i dati di gioco non vengono "riscritti" quando si salvano le partite, avviene comunque una qualche forma di riscrittura a basso livello.
L'ipotesi è che, non inserendo un gioco nella console per un lungo periodo, si rischi che i dati diventino illegibili. Quindi, il consiglio che viene dato è quello di inserirli una volta ogni 5-10 anni. Il che potrebbe rivelarsi un problema per chi tiene i giochi sigillati. Detto questo, è chiaro che la resistenza delle cartucce fresche di stampa è superiore, quindi non temete, perché difficilmente perderete i vostri giochi tra 5-10 anni. Il consiglio va probabilmente visto in chiave futura, quando Nintendo Switch 1 e 2 diventeranno oggetti da retrogaming.