Swen Vincke, il capo di Larian Studios, ha commentato le candidature a Gioco dell'Anno pubblicate ieri da The Game Awards, lodando la diversità di titoli presenti e facendo presente come alcune di queste siano "prova" del fatto che l'industria sia ancora intenzionata a premiare la passione.
Nel pomeriggio di ieri abbiamo visto la candidature al titolo di Gioco dell'anno dei Game Awards 2025 e anche tutte le candidature per le varie categorie previste, e all'interno si trova in effetti una notevole varietà di giochi, dal punto di vista del genere e del background in termini di produzione.
Nel suo messaggio, Vincke rivolge l'attenzione in particolare alle nomination per il GOTY, ovvero il premio più importante in ogni edizione dell'evento, facendo presente proprio la varietà di titoli presenti in questa sezione.
Prova del fatto che l'industria premia ancora la passione
"Mi piace che ci sia una tale diversità tra gli sviluppatori candidati", ha scritto il capo del team responsabile di Baldur's Gate 3. "Ognuno rappresenta un approccio diverso allo sviluppo dei videogiochi".
Secondo Vincke, questo rappresenta anche "una prova del fatto che la nostra industria ancora riconosce e premia i giochi che intrattengono e che sono costruiti con passione, a prescindere dal budget dietro e dal nome di chi li sviluppa".
Al di là di titoli dalla produzione più tradizionale, come Death Stranding 2 e Donkey Kong: Bananza, tra i candidati a GOTY troviamo infatti ben tre indie come Hollow Knight: Silksong, Hades 2 e Clair Obscur: Expedition 33, che in effetti provengono da team e produzioni notevolmente differenti.
Curiosamente, Vincke fa anche presente di aver "giocato solo 4 di questi 6 titoli, ma quei quattro certamente si meritano di avere un posto in quelle candidature e capisco anche perché ci siano gli altri due".
A questo punto, parte il gioco a supporre quali siano i quattro titoli che Vincke ha giocato tra i candidati a GOTY dei The Game Awards 2025: quali saranno?