Brendan Greene, il creatore di PUBG, ha intenzione di creare un "vero metaverso" con il suo nuovo progetto chiamato Artemis, ma questo dovrebbe essere qualcosa di diverso rispetto a quanto finora sperimentato da altri, almeno nelle intenzioni dello sviluppatore.
"Esito a parlarne, perché è una parola diventata un po' sporca, ma voglio costruire un metaverso perché non credo che nessun altro lo stia facendo", ha dichiarato Greene a IGN. Quantomeno, secondo il creatore di PUBG nessuno sta effettivamente costruendo un metaverso come lo intende lui, ovvero un vero universo 3D interconnesso, a quanto pare.
"Penso che tutti stiano costruendo bolle di IP che potrebbero comunicare tra loro in futuro, forse se siamo fortunati, ma non è il metaverso. Il Metaverso è un Internet in 3D. Dovreste essere in grado di creare i vostri mondi e di farli funzionare tutti con lo stesso protocollo, come l'HTTP. Quindi ogni mondo sarebbe una pagina da visitare, ed è quello che sto cercando di fare con Artemis".
Due progetti in progressione per arrivare al metaverso
Sebbene la visione possa sembrare un po' utopistica, bisogna dare credito a Brendan Greene di avere sostanzialmente inventato il battle royale videoludico con PUBG, diventato poi un vero e proprio fenomeno di massa, dunque si tratta di una persona che ha dimostrato una certa brillantezza con le sue idee.
Artemis è il terzo progetto in lavorazione presso il suo team, PlayerUnknown Productions, con gli altri due che dovrebbero poi essere integrati in questo presunto metaverso.
Il primo dei progetti è Prologue, che dovrebbe uscire nel 2025 ed è attualmente in fase di test: si tratta di un survival incentrato soprattutto sulla sperimentazione di una tecnologia di generazione del mondo di gioco chiamata "Melba", che dovrebbe fare da base anche per gli altri progetti.
Melba genera la conformazione del terreno e i vari elementi del mondo, oltre alla gestione degli agenti meteorologici, attraverso un sistema di machine learning che è addestrato su dati ricavati dalla NASA e altri sistemi di raccolta informazioni sulla Terra e sembra essere una tecnologia con sviluppi futuri molto interessanti anche nell'ottica della creazione di questo nuovo metaverso.
Il secondo progetto dovrebbe ampliare ulteriormente gli orizzonti di Prologue e avvicinarsi al concetto di metaverso, soprattutto attraverso la costituzione della base tecnologica su cui questo dovrebbe essere costruito. L'idea di Greene è partire dal locale e ristretto, come in Prologue, ed espandere la tecnologia successivamente attraverso un approccio scalare alla costruzione dell'universo.