Resta il mistero più totale sui nuovi progetti in corso presso Naughty Dog, per questo anche un minimo aggiornamento sulla questione risulta interessante: riportiamo dunque che Neil Druckmann in persona ha riferito che il nuovo gioco single player per PS5 di grosso calibro da parte del team è ormai in sviluppo dal 2020, sotto il completo controllo creativo del director in questione.
L'affermazione è stata fatta nel corso del panel chiamato "Jewish Visionaries in Gaming", che si è tenuto questa settimana e che ha visto anche la partecipazione di Ken Levine. Il video dell'evento è stato rimosso dalla visione pubblica, ma è rimasto abbastanza per lasciare diverse testimonianze al riguardo, come riportato da varie fonti.
Nel suo intervento, Neil Druckmann non dice nulla di dettagliato sul nuovo gioco, ma si limita a riferire che è in sviluppo del 2020 e che Sony ha lasciato a lui il completo controllo creativo sul progetto.
Un lungo sviluppo
La tempistica ha in effetti senso, considerando che l'ultimo gioco nuovo uscito da parte di Naughty Dog è The Last of Us Parte II, lanciato proprio nel 2020.
Da quello in poi, il team ha sfornato solo remake e remaster, oltre alla nota cancellazione del progetto multiplayer di The Last of Us, che evidentemente ha fatto perdere una notevole quantità di tempo allo studio Sony.
Considerando che remake e remaster non hanno probabilmente impegnato più di tanto Neil Druckmann e il grosso di Naughty Dog (che però potrebbe essere stato fortemente coinvolto nel progetto online cancellato), ha senso pensare che il nuovo gioco single player sia in sviluppo dal 2020.
Per la precisione, lo stesso team ha confermato di esser al lavoro su due giochi single player in questo periodo: uno di questi è probabilmente The Last of Us: Parte III, mentre l'altro resta un mistero, ed è forse questo il progetto a cui Druckmann si riferisce e di cui è "molto emozionato".
In base a quanto riferito, il director non può parlare di questo nuovo progetto "o i nostri boss si arrabbierebbero veramente tanto", ha spiegato, ma a parte quello che concerne la comunicazione, per il resto Sony ha lasciato il completo controllo creativo a lui e il team.