Gli Oliver Twins non sono più da anni sulla cresta dell'onda, ma gli appassionati di videogiochi e di storia dei videogiochi li conoscono bene, visto che sono gli autori della serie Dizzy. Recentemente si sono imbarcati nell'impresa di realizzare un remake del loro Ghost Hunters, un titolo degli anni 80, usando solamente strumenti generativi basati su modelli di intelligenza artificiale. Alla fine ce l'hanno fatta e l'hanno anche lanciato, ma il risultato non è proprio eccezionale, a essere buoni. In effetti è una delle cose più brutte che vedrete quest'anno, ma allo stesso tempo è impressionante che sia stato possibile realizzarlo.
Un gioco brutto che fa vedere il futuro
Lanciato sulla piattaforma RichCast, Ghost Hunters è un semplice tiro al bersaglio a base di fantasmi, inframezzato da filmati fatti usando l'IA. Per chi se lo stesse chiedendo, le schermate in cui si spara sono fisse, probabilmente per non straniare troppo il giocatore a causa di errori nella generazione delle immagini.
Complessivamente, Ghost Hunters è noioso, a essere eufemistici, e non funziona nemmeno benissimo, almeno per la nostra esperienza, visto l'alto numero di click andati a vuoto e un lag enorme nelle risposte.
Inoltre i filmati hanno dei problemi enormi, come il cambio di stile visivo, con i personaggi che cambiano faccia da una scena all'altra, gli ambienti che cambiano a loro volta e un senso generale di squallore che traspare da ogni fotogramma.
Detto questo, è comunque un gioco completo realizzato da due veterani usando l'intelligenza artificiale. Vista la relativa giovinezza di questa tecnologia, non ci si poteva aspettare niente di più.
Detto questo, è anche completamente gratuito, quindi potete fiondarvi a provarlo.