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L'India vuole unire gioco d'azzardo e videogiochi in una sola categoria, gli sviluppatori protestano

Un gruppo di sviluppatori si stanno opponendo alla proposta del governo indiano di unire in una sola categoria il gioco d'azzardo e i videogiochi. Vediamo i dettagli.

L'India vuole unire gioco d'azzardo e videogiochi in una sola categoria, gli sviluppatori protestano
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   17/01/2023

Un gruppo di 44 sviluppatori di giochi e membri di società di esports indiani si sta opponendo a un piano del governo che prevede di unire i videogiochi tradizionali e i giochi d'azzardo con denaro reale nella stessa categoria normativa, una mossa che secondo gli sviluppatori non è appropriata in quanto fonderebbe due settori completamente separati.

Il gruppo è stato organizzato da Outlier Games e conta tra i suoi membri dirigenti, fondatori e membri del consiglio di amministrazione di Gametion, Nodding Head Games, Ncore, Loco, Lila Games e SuperGaming.

"Il modello di business, il comportamento dei consumatori, l'ambiente legale e le operazioni periferiche dei due settori sono totalmente diversi tra i videogiochi e i giochi online giocati per scommessa", si legge nel comunicato. "Pertanto, non è né accurato né equo raggruppare i due settori sotto lo stesso quadro normativo, poiché richiede misure distinte piuttosto che misure generalizzate per affrontare le circostanze uniche dei rispettivi settori".

Gli sviluppatori fanno notare che nessun Paese prende in considerazione i ricavi del gioco d'azzardo online quando prepara i rapporti e le previsioni di mercato dell'industria dei videogiochi.

Il consorzio chiede al Ministero dell'Elettronica e della Tecnologia dell'Informazione di creare una distinzione tra "videogiochi" e "giochi online d'azzardo".

Per rispondere alle legittime preoccupazioni del governo riguardo all'industria dei videogiochi tradizionali, gli sviluppatori suggeriscono di creare un meccanismo di classificazione dell'età e dei contenuti specifico per l'India, sulla falsariga dei sistemi PEGI dell'UE ed ESRB del Nord America.

Inoltre, suggeriscono di "creare una struttura robusta per affrontare questioni come la dipendenza dei bambini dai videogiochi, la loro esposizione agli acquisti all'interno del gioco, i contenuti non adatti all'età e i pericoli online".

L'India ha più volte combattuto contro i videogiochi, bloccando videogame come PUBG Mobile.