Il 2023 è stato un anno atroce per l'industria dei videogiochi. A dirlo è stato lo sviluppatore indipendente Rami Ismail, personalità nota e seguita sulla scena indipendente e non solo, secondo cui la somma dei licenziamenti e delle chiusure avvenute all'interno dell'industria rende il bilancio negativo.
Ismail: "Mi dispiace, ma nessun fantatisco videogioco renderà questo un buon anno per i videogiochi. Questo è un anno terribile per i videogiochi: gli atroci effetti che i soldi, gli azionisti e i CEO hanno prodotto sull'industria quest'anno ci hanno fatto perdere molte persone incredibili, intere carriere e un futuro migliore per i prossimi videogiochi."
Come si può leggere, Ismail non fa riferimento alla qualità dei videogiochi usciti quest'anno, ma alla situazione generale dell'industria, che avrà ripercussioni anche in futuro. A chi gli ha fatto notare che per i videogiocatori è stato un grande anno, con l'egoismo tipico di chi guarda il dito e non la Luna, Ismail ha spiegato: "Allora è il momento che ti informi bene, perché i tuoi bei giochi diventeranno sempre più rari se non contribuisci a contrastare le schifezze che accadono a chi li realizza."
Futuro incerto
In effetti è stato un anno terribile per l'industria dei videogiochi, con licenziamenti piovuti in ogni dove, come quelli annunciati da Epic Games, con interi team dismessi come Mimimi o Volition, e con giochi cancellati anche se in dirittura d'arrivo come Hyenas. Nessuno discute che siano usciti molti ottimi giochi, quindi, ma l'aria che tira è particolarmente pesante e il futuro è incerto. Staremo a vedere cosa accadrà.