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Intel potrebbe abbandonare la tecnologia Hyper-Threading nelle CPU Core di 15° generazione

Un documento trapelato alcuni giorni fa getta alcune ombre su una tecnologia che accompagna i processori Intel da parecchi anni e che rischia di scomparire.

Intel potrebbe abbandonare la tecnologia Hyper-Threading nelle CPU Core di 15° generazione
NOTIZIA di Maicol Calegari   —   23/01/2024

Riuscireste a pensare ad una CPU Intel Core senza Hyperthreading? Verrebbe difficile, dato che questa tecnologia ci accompagna dal lontano 2002, ma potrebbe presto diventare una realtà con la quale dover fare i conti.
Pochi giorni fa è trapelato online un documento che parla della 15° Generazione di CPU Intel Core, nome in codice Arrow Lake-S, dove troviamo tra le varie caratteristiche tecniche 8 P-Core, che non godono del "raddoppio" a cui l'hyperthreading ci ha abituato.
Dobbiamo forse aspettarci una line-up futura del tutto slegata da questa importante tecnologia che per tanti anni ha giocato un ruolo importante per le performance delle CPU di Santa Clara? Potremmo forse essere obbligati a dire addio all'Hyper-Threading, ma non è tutto perduto... .

I limiti attuali dell'Hyper-Threading

L'Hyper-threading è una tecnologia che Intel implementa ormai dal 2002: un vero e proprio marchio di fabbrica
L'Hyper-threading è una tecnologia che Intel implementa ormai dal 2002: un vero e proprio marchio di fabbrica

Pare che l'adozione di una architettura ibrida da parte delle ultime CPU in commercio abbia cambiato le carte in tavola e abbia costretto Intel a ripensare alcuni aspetti e capisaldi tecnologici, compreso evidentemente l'Hyper-Threading.
Con una sempre e maggiore attenzione a tematiche quali consumi, efficienza e autonomia non deve stupire che siano proprio gli E-Core una delle aree di sviluppo più importanti e su cui ci si può aspettare un grosso sforzo per l'implementazione di soluzioni dedicate nel prossimo futuro.
Pensionare però questa importante tecnologia che oggi opera solo sui P-Core può risultare forse una scelta obbligata, ma questo non significa abbandonare quanto di buono sviluppato fino ad ora o quanto meno l'idea alla base: si rende piuttosto necessario cercare una qualche maniera per ottimizzare l'uso dei diversi tipi di core oggi presenti.
L'Hyper-Threading è infatti nato in un momento storico dove non esisteva la differenza tra P-Core ed E-Core e sconta proprio questo problema: ai fini del sistema operativo non esistono differenze tra core fisici e core virtuali. Se questo non risulta un problema in presenza dei soli core ad alte prestazioni (o ad alta efficienza), può diventarlo quando l'ibridazione tra P-Core ed E-Core viene messa in campo: quale può essere il punto d'incontro tra l'idea alla base dell'Hyper-Threading e i nuovi processori con architetture ibride?

Rentable Units

Il leak che ha suscitato tanto scalpore
Il leak che ha suscitato tanto scalpore

Il nuovo approccio a cui sta lavorando Intel si basa su una soluzione per la gestione dei thread chiamata Rentable Units.
A differenza della situazione attuale, si pone come obiettivo una maggiore flessibilità rispetto alla struttura dell'Hyper-Threading, sfruttando appieno l'approccio ibrido di cui abbiamo parlato più su.
Come ottenere questa maggiore flessibilità? Mettendo, estremizzando al massimo, in competizione i P-Core e gli E-Core.
La soluzione denominata Rentable Units si occuperebbe di dividere il carico di istruzioni in due parti distinte, assegnandone l'una o l'altra ai diversi tipi di core in luogo alla loro complessità e allo stato generale del sistema: in soldoni questa nuova tecnologia sarebbe in grado di "leggere" lo stato del sistema, i carichi dei diversi tipi di core e reagire di conseguenza spostando i successivi thread di istruzioni da svolgere al core che meglio si adatta a quel tipo di lavoro.
Questo approccio permetterebbe di sfruttare in maniera molto più granulare e ottimale le CPU, tuttavia aggiunge un più elevato grado di complessità al processore e costringerebbe Intel a rivedere verso l'alto la dotazione di cache: impossibile pensare di sfruttare un sistema di questa complessità senza una generosa dotazione di memoria dedicata.

Un futuro ancora incerto

Non si può certo dire che la 15° generazione non faccia già parlare di sé...
Non si può certo dire che la 15° generazione non faccia già parlare di sé...

Saremmo in ogni caso al cospetto di un cambio non di poco conto e non è da escludersi che le cose possano cambiare da qui alla presentazione ufficiale delle CPU Core di 15° Generazione.
Lo stato estremamente embrionale che si può facilmente notare anche dal leak ci impone di prendere tutto con le pinze e vi invitiamo alla stessa cautela.
Quello che è sicuro è che l'ipotetica assenza di una tecnologia così importante come l'Hyper-Threading metterebbe un bel po' di pressione al reparto R&D di Intel, che si troverebbe a fare i conti con il dover lasciare da parte una tecnologia estremamente rodata e in grado di offrire indubbi vantaggi nei carichi multi-thread (anche se solo per un tipo di core) per inserire d'altro canto una tecnologia che su carta appare sì estremamente interessante, ma anche molto più complessa dell'attuale.
Ad ogni lancio e cambio generazionale è ovvio che gli utenti e gli appassionati abbiano la chiara volontà di vedere importanti step prestazionali e - la storia anche recente ci insegna - questo non è sempre possibile continuando a raffinare all'infinito quanto è già presente, quindi ben vengano nuove tecnologie mai viste né implementate.
La domanda che noi tutti ci facciamo è questa: basterà il supporto a RAM più veloci (DDR5 6400), il passaggio al processo Intel 20A a 2 nanometri, soluzioni fino a 24 core e (l'eventuale) presenza di questa nuova soluzione a garantire quel salto prestazionale che farà decidere o meno agli appassionati di premiare Intel per aver gettato il cuore oltre l'ostacolo con questa nuova tecnologia? In ogni caso, preparatevi a cambiare scheda madre!