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Intel si prepara a un round massiccio di licenziamenti: “Azioni difficili ma necessarie”

Secondo quanto dichiarato da Naga Chandrasekaran, vicepresidente di Intel Manufacturing, si tratta di una decisione inevitabile e necessaria per affrontare le attuali sfide finanziarie dell'azienda.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   20/06/2025
Intel Licenziamenti (immagine indicativa)

Secondo alcune fonti, Intel si starebbe preparando a un ulteriore round di licenziamenti, stavolta ancora più drastico, volto a ridurre i costi e ristrutturare il settore produttivo. Ricordiamo che nel 2024 ci fu già un round di licenziamenti particolarmente ingente, con una perdita di ben 15 mila posti di lavoro.

Una mossa necessaria

Secondo quanto dichiarato da Naga Chandrasekaran, vicepresidente di Intel Manufacturing, si tratta di una decisione molto difficile ma inevitabile e necessaria per affrontare le attuali sfide finanziarie dell'azienda. Si parla infatti di una perdita di 821 milioni di dollari nel primo trimestre 2025, mentre altre aziende hanno registrato risultati nettamente superiori.

Per fare fronte a questa situazione, Intel punta a una riduzione del 15-20% dei posti di lavoro: ciò significa licenziare fino a 10.000 dipendenti, un taglio decisamente drastico e poco rassicurante in una situazione simile.

Intel punta a una ristrutturazione dell'azienda
Intel punta a una ristrutturazione dell'azienda

"Eliminare la complessità organizzativa e potenziare i nostri ingegneri ci consentirà di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti e di rafforzare la nostra capacità di esecuzione. Stiamo prendendo queste decisioni sulla base di un'attenta valutazione di ciò che è necessario per posizionare la nostra attività per il futuro", scrive Intel.

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Pare che quindi che una certa fascia di ingegneri non sarà coinvolta dai licenziamenti; lo stesso CEO Lip-Bu Tan punta a un'azienda più snella e focalizzata su talenti ingegneristici. Restano interrogativi sui finanziamenti pubblici ottenuti dall'azienda: un miliardo di dollari nell'ambito del CHIPS Act (ora oggetto di revisione da parte dell'amministrazione Trump) e 115 milioni di dollari in incentivi statali promessi dall'Oregon.

Nuove strategie

Nel frattempo, la costruzione del nuovo impianto in Ohio è stata rinviata al 2030, mentre non si hanno notizie certe sull'espansione del sito di ricerca D1X a Hillsboro. Intanto cambia la strategia legata anche alla produzione: verranno approvati solo i progetti che promettono un margine lordo del 50%.