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La prossima Xbox sarà una specie di PC da collegare alla TV, secondo un giornalista di Windows Central

Secondo Jez Corden di Windows Central, sembra che la prossima Xbox sia destinata ad essere una sorta di ibrido tra console e PC, con caratteristiche specifiche ma anche notevoli aperture.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/03/2025
Il logo Xbox

Durante l'ultima puntata del podcast The Xbox Two, il noto giornalista di Windows Central Jez Corden ha riferito che, in base alle sue conoscenze, la prossima Xbox sarà qualcosa di simile a un PC da collegare alla TV, dunque sostanzialmente diversa da una console standard.

L'affermazione di Corden, che va ovviamente presa come una voce di corridoio, al limite della speculazione personale ma che proviene comunque da una persona con probabili collegamenti con Microsoft, è arrivata come commento a un altro rumor emerso in questi giorni, relativo al Call of Duty dell'anno prossimo.

Come forse ricorderete, tempo fa un leaker aveva riferito che il Call of Duty del 2026 sarebbe in sviluppo sui devkit della prossima Xbox, che potrebbe dunque arrivare già nel corso del 2026.

Non c'è ancora nessun devkit sulla prossima Xbox?

Jez Corden sembra non dare molto credito all'idea che il Call of Duty del 2026 possa essere già in lavorazione sui kit di sviluppo della prossima Xbox, proprio perché secondo lui non esistono ancora questi devkit, considerando che Microsoft si troverebbe di fronte a una sorta di rivoluzione nella gestione dell'hardware da gioco.

"Non ci sono i devkit ancora, dunque l'idea che gli sviluppatori ci stiano già lavorando sopra non può essere accurata", ha riferito Corden, più o meno a 1:11:00 del video riportato qui sopra, spiegando quanto avrebbe sentito sull'argomento relativo alla nuova Xbox, che secondo altre voci dovrebbe chiamarsi Xbox Prime.

"L'idea è che la prossima Xbox sia essenzialmente un PC, ma in un formato adatto ai televisori e anche con una serie di caratteristiche e specifiche". Questo dovrebbe facilitare il lavoro agli sviluppatori, che sostanzialmente non dovrebbero discostarsi dal lavoro svolto sulla versione PC dei giochi.

"Quindi gli sviluppatori lavoreranno sulla base di un Windows PC in un certo senso, ma in modo tale da sapere esattamente quali saranno le specifiche tecniche della piattaforma", ha spiegato Corden, sostenendo dunque che si tratti di una sorta di PC con hardware specifico e standardizzato.

"Quindi forse l'indiscrezione su Call of Duty potrebbe essere giusta, ma se così fosse, il discorso sul devkit riguarda più che altro il tipo di specifiche tecniche a cui è stato detto di puntare per la prossima Xbox, non la presenza effettiva di un devkit fisico esistente".

La visione di Corden si accorda con altre voci di corridoio sulla prossima Xbox, che secondo alcuni potrebbe essere compatibile sia con i giochi Xbox che con quelli PC e forse supportare anche store di terze parti come Steam.