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L'autore originale della serie Fallout tornerebbe su un nuovo capitolo solo se potesse fare qualcosa di nuovo

Tim Cain, l'autore della serie Fallout, tornerebbe a lavorare a un nuovo capitolo solo nel caso gli fosse permesso di fare qualcosa di nuovo.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   26/06/2024
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Tim Cain, uno degli autori originali dei Fallout, ha parlato della possibilità di tornare a lavorare sulla serie, se gli venisse chiesto, spiegando che l'unico elemento che lo motiverebbe sarebbe la possibilità di fare qualcosa di nuovo.

Cain ne ha parlato sul suo canale YouTube, sul quale pubblica dei video interessantissimi che danno molti ragguagli sul mondo del game design e sui suoi passati lavori. A volte risponde anche ai fan. In un video dedicato proprio al suo potenziale coinvolgimento in un nuovo Fallout, praticamente la richiesta che gli viene fatta più spesso, ha spiegato che molto dipenderebbe dalle specifiche di qualsiasi proposta che gli venisse fatta. In particolare vorrebbe vedersi offerta la possibilità di fare qualcosa che non abbia già fatto nella sua carriera.

Niente di nuovo

Dopo aver sottolineato all'inizio del video che il desiderio di nuove sfide è spesso stato la chiave del suo interesse per i vari progetti su cui ha lavorato da quando ha iniziato ad avere voce in capitolo, al punto che non era molto interessato a lavorare su Fallout 2 perché era solo un sequel diretto, Cain ha affermato che questa sarebbe la cosa più importante che cercherebbe in qualsiasi nuovo progetto di Fallout.

"La prima domanda che mi uscirebbe di bocca sarebbe 'Cosa c'è di nuovo?'", ha detto lo sviluppatore, "E se non hai una risposta immediata, se devi dire 'Beh, non lo so, potremmo inserire un nuovo perk', probabilmente non sarei interessato."

Per Cain, si tratta di una domanda personale, con una risposta personale, che riguarda ciò che gli piacerebbe fare, perché diverso da ciò che ha già fatto. Non è una questione di soldi, anche se non lavorerebbe gratis e non lavorerebbe per una "miseria." Solo che c'è altro che lo motiva, anche perché con la carriera che ha alle spalle, non ha davvero più nulla da dimostrare (aggiungiamo noi).

"Negli ultimi anni, durante la pandemia, sono stato contattato da persone che volevano che dirigessi un gioco per loro, con i soldi in mano, ma non c'era assolutamente niente di nuovo nell'offerta", ha detto, "e hanno cercato di convincermi 'Non vuoi creare una nuova proprietà intellettuale?', 'Non vuoi tornare a essere un director?', e io non sapevo cosa dire, a parte 'Ci sono già stato, l'ho già fatto, niente di quello che mi proponi è nuovo'."