Anche Valve finisce nel trend dei licenziamenti che ultimamente sta sconvolgendo diverse compagnie maggiori del panorama videoludico, anche se in questo caso non si tratta di tagli così massicci come quelli visti altrove, con 13 dipendenti colpiti tra i quali si distinguono però alcuni appartenenti alla divisione VR hardware, ovvero incentrata su Vive e dispositivi connessi.
"Lo scorso mese, 13 dipendenti a tempo pieno sono stati licenziati e una parte dei nostri accordi su contratto sono stati terminati", ha affermato il portavoce Doug Lombardi a The Verge, "È una parte dura di questo business, ma non rappresenta un cambiamento di maggiore entità per la compagnia. Ringraziamo tutti coloro che sono stati colpiti dalla manovra per i loro contributi e auguriamo il meglio per il futuro". Valve non ha specificato ufficialmente le occupazioni dei licenziati, ma secondo alcune testimonianze emerse su internet sembra che sia stato eliminato "circa metà del team hardware", con un insider che ha riferito di non sapere quando anche l'altra metà riceverà il medesimo trattamento, a indicare una certa tendenza di Valve a eliminare l'intera divisione dedicata all'hardware.
Quest'ultima sezione era incentrata soprattutto sullo sviluppo di dispositivi per la realtà virtuale, all'interno del progetto congiunto con HTC per Vive. Gli altri prodotti, infatti, sono lo Steam Controller ormai uscito da un bel pezzo e lo Steam Link, la cui produzione è conclusa. Tutto questo porta a pensare a un progressivo e definitivo allontanamento dallo sviluppo di hardware per realtà virtuale, considerando anche come Valve abbia passato la maggior parte degli impegni direttamente ad HTC, concentrandosi soprattutto sul software.