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Life is Strange: True Colors, Square Enix non voleva fosse etichettato come un gioco per gay

Stando a un recente report, Squaare Enix non voleva che Life is Strange: True Colors fosse considerato un gioco per gay.

Life is Strange: True Colors, Square Enix non voleva fosse etichettato come un gioco per gay
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/04/2024

IGN ha pubblicato un lungo resoconto sullo studio di sviluppo Deck Nine, che contiene numerose testimonianze sui malfunzionamenti dello studio, oltre all'affermazione che Square Enix era riluttante ad accettare i temi di Life is Strange: True Colors, perché non voleva che fosse etichettato come un gioco per gay. Paradossalmente emerge anche un quadro da cui lo studio che ha creato uno dei giochi mainstream considerati più inclusivi in assoluto, appare come un ambiente di lavoro tossico e problematico.

La vita è strana

Life is Strange: True Colors è molto riuscito
Life is Strange: True Colors è molto riuscito

Il primo Life is Strange, sostanzialmente un'avventura narrativa, è stato sviluppato da Dontnod e lanciato in forma episodica nel 2015. Lo stesso studio ha sviluppato anche Life is Strange 2, pubblicato nel 2018. Deck Nine è entrata nella serie pubblicando nel 2017 il prequel Life is Strange: Before the Storm, per poi vedersi affidato il nuovo episodio autonomo, Life is Strange: True Colors, uscito nel 2021.

Da sottolineare come tutti i giochi della serie, chi più, chi meno, abbiano avuto un ottimo riscontro di critica, segno della loro indubbia qualità. True Colors racconta la storia di Alex, ragazza che ha il potere di sentire e assorbire i sentimenti di chi la circonda. È un titolo decisamente riuscito, come scritto nella nostra recensione, forse uno dei migliori tra quelli con una ragazza queer protagonista.

Proprio la natura della protagonista pare essere stato un problema per Square Enix, stando a quanto riportato da IGN, con l'editore che ha tenuto accuratamente d'occhio la sceneggiatura, dicendo agli sviluppatori che non voleva fosse visto come un gioco per gay.

I rappresentanti di Deck Nine, rispondendo a quanto emerso dal report di IGN, hanno dichiarato che: "Raccontare è un processo collaborativo, e lavoriamo a stretto contatto con tutti i nostri partner durante lo sviluppo per offrire un'esperienza narrativa fedele ai pilastri di un prodotto di cui essere tutti orgogliosi. Come spesso accade nel processo creativo, alcune idee vengono incluse nella versione finale, mentre altre no. Rimane il nostro impegno nel sostenere la diversità e raccontare storie di gruppi storicamente sottorappresentati nei videogiochi."

Difficile non leggere tra le righe che le pressioni ci siano effettivamente state, anche se è impossibile dire quanto abbiano influito sull'opera finale e in che termini.

Per quanto riguarda Deck Nine, recentemente colpita da molti licenziamenti, la descrizione che viene fatta dell'ambiente lavorativo nel report è decisamente negativa, tra comportamenti tossici dei membri anziani e mancanza di interventi da parte della dirigenza per arginarli, tra settimane di crunch forzato, dovuto a delle scadenze irrealistiche, e l'apparizioni di simobili e meme razzisti e nazisti in un nuovo progetto di Life is Strange.