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L'Unreal Engine 5 rende lo sviluppo facile, per l'ex Bethesda Nate Purkeypile

Secondo l'ex sviluppatore di Bethesda Nate Purkeypile l'Unreal Engine 5 semplifica enormemente lo sviluppo dei videogiochi e la loro creazione.

NOTIZIA di Luca Forte   —   11/07/2022

Grazie all'Unreal Enigne 4 Epic Games ha creato uno strumento formidabile, in grado di diventare il vero e proprio standard dell'industria dei videogiochi e non solo. Non paga di questo, il colosso della tecnologia sta lavorando alacremente per rendere l'evoluzione di questo engine, chiamato senza grossa fantasia Unreal Engine 5, uno strumento ancora più potente e flessibile. In questi mesi abbiamo visto in azione alcune delle nuove tecnologie integrate, che sembrano essere in grado di portare il fotorealismo nei nostri videogiochi, ma anche nei film. Tutte queste meraviglie, oltretutto, sembrano essere alla portata di (quasi) tutti: secondo Nate Purkeypile, un ex sviluppatore di Bethesda, uno dei grandi vantaggi della nuova versione è il modo in cui questo semplifica il lavoro degli studi di sviluppo.

Nate Purkeypile non è uno sprovveduto, durante i suoi 14 anni di carriera in seno a Bethesda ha partecipato alla creazione di giochi come Skyrim, Fallout 3, Fallout 4, Fallout 76 e Starfield. Tutti progetti enormi, che hanno sempre richiesto dei team di sviluppo molto nutriti per poter essere portati a termine.

Grazie all'Unreal Engine 5, però, le cose potrebbero essere cambiate. Secondo Purkeypile, infatti, tecnologie come Houdini, VR Sculptng, Megascans e tutto quello che Epic Games ha pensato in questi anni potrebbero consentire a sviluppatori indie, o al massimo a piccoli gruppo di programmatori, di fare quello che prima richiedeva squadre da più di 100 persone.

Un cambiamento davvero epocale, che potrebbe consentire a più persone di avvicinarsi allo sviluppo, oltre che a togliere tempo e risorse per sistemare gli inghippi tecnici, dedicandoli al level design, al gameplay o all'aspetto artistico dell'opera.

Nate Purkeypile al momento sta lavorando a The Axis Unseen, un progetto nel quale proverà a dimostrare esattamente questo, ovvero come un singolo sviluppatore indipendente può creare un'esperienza di livello tutto da solo.