Un'edizione rimasterizzata di Horizon: Zero Dawn, davvero? Che scopo potrà mai avere, monetizzazione a parte, visto che è un gioco uscito l'altro ieri, perfettamente giocabile sulle console e i PC moderni, dove oltretutto fa ancora un'ottima figura dal punto di vista tecnico? Per inciso, su PS5 è possibile giocarci in 4K a 60fps, pur in retrocompatibilità.
Le voci di corridoio che vogliono il progetto in arrivo si fanno sempre più insistenti, tanto che alcuni ne danno per sicura l'esistenza, cui però fatico a trovare un senso, tanto da sperare che sia tutto falso e che in realtà si parli di qualcos'altro.
Non sono a priori contro le edizioni rimasterizzate o i remake, che in alcuni casi sono i benvenuti. Penso ad esempio al portfolio di Nightdive Studios, che spesso ha riattualizzato titoli vecchiotti, aggiungendo anche del valore alle opere con contenuti extra. Prendiamo ad esempio DOOM + DOOM 2, Quake 2, System Shock o Star Wars: Dark Force Remaster, per fare degli esempi concreti.
A volte remaster e remake sono anche dei modi per far conoscere al pubblico moderno titoli del passato ormai dimenticati, come Tombi! o The Thing. Infine, ci sono anche dei casi di vero e proprio recupero storico che sono decisamente meritevoli, come Wizardry: Proving Grounds of the Mad Overlord o Rogue, o ancora The Making of Karateka. Insomma, scagliarsi contro le rimasterizzazioni e i remake per partito preso è sbagliato, anche perché ormai il medium videoludico ha superato i 50 anni e ha alle spalle un bagaglio culturale che merita di essere preservato e utilizzato.
Riciclaggio Sony
Poi ci sono le remaster e i remake incomprensibili come Horizon: Zero Dawn. Viviamo in tempi fantasmagorici in cui un'industria tripla A in crisi prova continuamente a riciclare se stessa per cercare di stare a galla, in un pantano creato dalla mancanza di nuove idee e dai costi produttivi sempre più alti, che si è fatto sistemico.
Sony in questa generazione è stata maestra del riciclo, lanciando moltissime edizioni rimasterizzate e remake di giochi che spesso non ne avevano alcun bisogno, ma che va detto sono stati acquistati in massa dal pubblico. Facciamo qualche nome:
- Death Stranding Director's Cut
- Ghost of Tsushima Director's Cut
- Il remake di Demon's Souls
- Il remake di The Last of Us Part 1
- Il remake di Until Dawn (in arrivo)
- The Last of Us Part 2 Remastered
- Uncharted: Raccolta L'eredità dei ladri
- Marvel's Spider-Man Remastered
- L'edizione rimasterizzata (potenziale) di Horizon: Zero Dawn
Ora, ogni gioco meriterebbe un discorso a se stante, ne sono cosciente. Ad esempio Demon's Souls può essere fatto rientrare nei casi virtuosi di recupero e di ammodernamento di un titolo storico, ma in anni in cui le novità faticano a uscire, quello di Sony appare come uno schema vero e proprio, che non è sfuggito nemmeno ai videogiocatori, per cui la multinazionale giapponese si sta impegnando moltissimo a rivendere il meglio della generazione PS4 agli utenti PS5, anche nei casi in cui non ce ne sarebbe alcun bisogno.
Il che non sarebbe nemmeno un grosso problema, se la generazione fosse particolarmente scoppiettante. Purtroppo non è così, tra una transizione da PS4 che appare infinita e che a questo punto rischia di trascinarsi ancora per anni, le nuove proprietà intellettuali che latitano e i lanci completamente sbagliati come quello di Concord.
Il quadro in realtà e migliore di quel che sembra, visto che non sono mancate le uscite di livello per tutti gli hardware attualmente sul mercato e ci sono stati anni come il 2023 che saranno sicuramente ricordati anche in futuro.
A fare specie è che a essere debole sia la proposta di quella che è la prima della classe per la sua console di ultima generazione, lì dove proprio con la generazione PS4 aveva fatto dei suoi giochi uno dei maggiori punti di forza della macchina. Sicuramente nel breve periodo sarà annunciato anche qualcosa di nuovo, in particolare dai PlayStation Studios rimasti silenziosi per molti anni. Intanto però tutto questo riciclaggio dà l'immagine di una generazione stantia, che appare sempre più debole e sfilacciata nella percezione collettiva. Insomma, forse sarebbe il caso di evitare di rimasterizzare giochi usciti l'altro ieri, che la gente sta ancora giocando, concentrandosi su altri progetti. Non accadrà perché ci fanno molti soldi, ma sperare non costa nulla.