L'aggregatore di recensioni Metacritic ha risposto al bombardamento di recensioni negative subito da Dragon Age: The Veilguard, che in molti casi contenevano insulti razzisti e omofobi, motivati dai contenuti "woke" del gioco e che avevano fatto scendere la media voto degli utenti sotto il 3.
Contattato da Eurogamer, il sito ha dichiarato, tramite un suo portavoce, di avere un team di moderatori che si occupa diligentemente di verificare le recensioni false, specialmente quelle che contengono linguaggio denigratorio e insulti. Più precisamente, ha dichiarato:
"Prendiamo molto seriamente la fiducia e la sicurezza online dei nostri siti, incluso Metacritic. Metacritic ha un sistema di moderazione atto a tracciare le violazioni dei nostri termini di utilizzo. Il nostro team esamina ogni singola segnalazione di abuso (inclusi, ma non limitati a, razzismo, sessismo, omofobia, insulti ad altri utenti, ecc.) e, se vengono riscontrate violazioni, le recensioni vengono rimosse." Insomma, quando vengono riscontrati degli attacchi pesantemente offensivi, scattano delle forme di censura.
Guerra politica
Vale la pena sottolineare che su Steam, dove le recensioni possono essere pubblicate solo da chi possiede un gioco e dove è ben visibile il tempo passato nello stesso, la ricezione degli utenti di Dragon Age: The Veilguard è stata molto diversa da quella registrata su Metacritic.
Attualmente il giudizio espresso dalle più di 13.000 recensioni pubblico è "Perlopiù positivo", ossia il 74% delle valutazioni sono positive, contro il 26% di negative. Praticamente lo stesso voto dato al gioco da Pierpaolo Greco nella nostra recensione.
Le vendite di Dragon Age: The Veilguard al lancio non sono ancora state svelate, ma attualmente è uno dei giochi più popolari su PSN in alcuni territori e uno dei titoli più venduti su Steam a livello globale.