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Microsoft e Activision: Google e Nvidia preoccupate per l'acquisizione, secondo Bloomberg

Secondo le fonti di Bloomberg, come Sony, anche Google e Nvidia non sembrerebbero favorevoli all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Microsoft e Activision: Google e Nvidia preoccupate per l'acquisizione, secondo Bloomberg
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   13/01/2023

Stando a un report pubblicato sulle pagine di Bloomberg, Google e Nvidia avrebbero espresso delle preoccupazioni all'FTC (Federal Trade Commision) degli USA riguardo l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Come Sony dunque anche Google e Nvida sembrerebbero contrarie alla manovra e potrebbero essere chiamate a deporre durante l'udienza nella lotta legale che l'FTC sta portando avanti per bloccare l'operazione.

Stando alle fonti di Bloomberg, che sono volute rimanere ovviamente anonime, pare che le due compagnie concordino con l'antitrust statunitense sul fatto che Microsoft potrebbe ottenere un vantaggio sleale nel mercato del cloud, degli abbonamenti e dei giochi mobile. Nvidia in particolare sottolinea la necessità di un accesso equo e libero ai giochi, seppur l'azienda di Santa Clara non sembrerebbe essersi opposta direttamente all'acquisizione, come fatto da Sony per intenderci, secondo una delle fonti.

Ricordiamo che il servizio di cloud gaming GeForce Now di Nvidia sotto alcuni aspetti è un concorrente di Xbox Game Pass. Google invece compete con Microsoft dal punto di vista dei servizi cloud e del mercato mobile, anche eliminando dall'equazione Stadia che chiuderà i battenti il 18 gennaio.

Per il momento i rappresentati di Microsoft, Google e Nvidia interpellati da Bloomberg prima della pubblicazione del report hanno rifiutato di lasciare commenti in merito.

Le mascotte di Activision Blizzard
Le mascotte di Activision Blizzard

L'appoggio di Google e Nvidia, oltre che quello di Sony, potrebbe avvantaggiare l'FTC nella suo tentativo di bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft in tribunale. Ricordiamo che la prima udienza è stata fissata ad agosto, ben più tardi del termine previsto dalla compagnia di Redmond per concludere l'operazione, fissato per giugno 2023.

Nel frattempo anche l'Unione Europea e il Regno Unito stanno valutando attentamente la manovra, con il CMA che giusto poche settimane fa ha deciso di rinviare il verdetto alla fine di aprile. seppur non siano stati condivisi ulteriori dettagli in merito, in primis le loro motivazioni. Possiamo supporre che Nvidia sia sfavorevole per via del suo servizio GeForce Now, sotto certi punti di vista in concorrenza con il Game Pass di Microsoft.