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Microsoft e Activision Blizzard: l'FTC richiede altri documenti per l'acquisizione

La procedura di revisione sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft va avanti con la richiesta di altri documenti.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/03/2022

La Federal Trade Commission (FTC) americana sta conducendo le sue indagini sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, e tra le altre cose ha richiesto, di recente, alcuni documenti aggiuntivi alle compagnie, a dimostrazione di come la procedura stia andando avanti.

Abbiamo visto che la manovra di acquisizione verrà esaminata dall'FTC, cosa standard per una mossa di queste dimensioni, ma qualche primo aggiornamento comincia a farsi vedere, in particolare con questa richiesta di documenti aggiuntivi portata avanti dal commissario. Come riportato da WCCFtech, Activision Blizzard e Microsoft hanno ricevuto una richiesta per informazioni e documenti aggiuntivi durante la revisione della transazione.

"L'effetto della seconda richiesta è di estendere il periodo di attesa imposto sotto l'HSR Action fino al 30esimo giorno dopo l'avvenuta esecuzione della richiesta da parte di Activision Blizzard e Microsoft, a meno che questo periodo non venga ridotto dalla stessa FTC o da eventuali accordi fra le parti".

Questo potrebbe portare a un allungamento ulteriore dei tempi tecnici per la revisione dell'acquisizione e dunque anche della conclusione della manovra stessa, che già si prospetta alquanto ampia. Trattandosi di un'acquisizione da quasi 70 miliardi di dollari da parte di Microsoft, è chiaro come gli enti governativi statunitensi debbano esaminare con attenzione la questione.

Abbiamo visto anche come l'FTC sia diventata di recente più stringente con i controlli e i requisiti per portare a termine operazioni di questo tipo, tra l'altro con il caso precedente della fallita acquisizione di ARM da parte di Nvidia, che secondo alcuni potrebbe dimostrare la difficoltà dell'operazione da parte di Microsoft, anche se molti analisti sostengono che il caso sia molto diverso in quanto quest'ultima, sul fronte videoludico, è ben lontana da una posizione di monopolio.